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Vita da Carlo, la serie di Verdone lascia Prime Video e arriva su Paramount+, che punta sulla commedia all’italiana. De Laurentiis: “Le nostre condizioni sono state accettate al volo”. E si farà anche promozione

di Maurizio Ermisino

Incipit vita nova, come diceva il sommo poeta. Vita da Carlo, che arriva in streaming con la seconda stagione – già rinnovata per la terza –  su Paramount+ dal 15 settembre (con i primi tre episodi e poi con gli altri, 10 in tutto, ogni settimana) è una nuova vita per Carlo Verdone, che con il formato della serialità sembra aver trovato nuova linfa vitale.

Lo è anche per il suo produttore, la Filmauro di Aurelio De Laurentiis, da anni abituata al cinema con più di 400 film prodotti. Ma è una vita nuova anche perché cambia casa: dopo la prima stagione, distribuita da Amazon Prime Video, Filmauro ha deciso di scegliere Paramount+ per continuare la serie. Una situazione quanto mai singolare, in un mondo in cui le serie, una volta commissionate, tendono a continuare con lo stesso player.

Si tratta di una scelta di ‘affinità elettive’, per quanto riguarda De Laurentiis, di una strategia precisa di posizionamento per Paramount+.  “Siamo passati a Paramount+ perché ci piace Paramount” ha dichiarato apertamente Aurelio De Laurentiis. “Perché è cinema, è lo studio cinematografico. Amazon voleva fare la seconda serie ma non è stata all’altezza della mise che ha messo sul tavolo Paramount. Ha accettato le nostre condizioni al volo e ci siamo legati a loro. Un produttore fa le cose senza legarsi le mani. Con Paramount non ci siamo mai battibeccati per la campagna pubblicitaria: hanno sposato in pieno la maniera in cui per anni ho promosso i miei film”.

“Questa è la nostra prima produzione comedy, un contenuto che abbiamo fortemente voluto sposando l’idea delle star del cinema”, ha spiegato Antonella Dominici, SVP Streaming South Europe, Middle East & Africa | Paramount+ and Pluto TV. “È un prodotto molto italiano in un genere non facile, come la commedia, ed era il miglior modo possibile per entrare in maniera determinata nel mercato italiano. È una battaglia che abbiamo combattuto, e Vita da Carlo è una cosa che rappresenta l’italianità; è una scelta che abbiamo fatto a livello internazionale: avere Carlo come rappresentante della Commedia all’Italiana. Su Vita da Carlo abbiamo investito molto, anche in promozione”.

Carlo Verdone, e Vita da Carlo, rappresentano quindi una scelta netta di posizionamento per Paramount+. “Paramount+ è un servizio nato da un anno con 8mila ore di contenuti e già al lancio 9 produzioni italiane” ha spiegato Antonella Dominici di Paramount. “Vita da Carlo è per noi un grande soddisfazione, la possibilità di entrare in contatto con un pubblico che è già nelle corde dell’azienda. Noi abbiamo un altro servizio, Pluto Tv, che fa parte dell’offerta streaming gratuita, per avvicinarci al pubblico ed essere sempre più popolari. Proprio a un anno dal lancio del nostro servizio in streaming abbiamo deciso di proporre questa mega hit, Vita da Carlo seconda stagione, perché è la prima produzione comedy italiana, un original su cui noi abbiamo investito molto. E investiremo molto anche nella promozione, perché crediamo fortemente che la cultura di Paramount, in questo caso molto vicina alla popolarità, possa essere incarnata bene da un personaggio come Carlo. E che un cast molto riconoscibile possa avvicinare questa serie anche alla fascia giovane degli utilizzatori dei servizi di streaming. Abbiamo avuto la possibilità di combinare le grandi stelle del cinema con l’intrattenimento che fa parte della nostra cultura e di quello che vogliamo lanciare nel mercato italiano. Siamo convinti che questa scelta di utilizzare una star così nota in Italia ci permetterà di essere più riconoscibili, non soltanto con i contenuti della nostra offerta più riconducibili a noi, come l’azione: la commedia è un nuovo inizio per la nostra offerta”.

Luigi de Laurentiis: “Paramount ci ha offerto di fare non solo la seconda stagione ma anche altre”

La soddisfazione è reciproca anche per quanto riguarda Filmauro. “Paramount+ ha iniziato questo percorso insieme a noi” racconta Luigi de Laurentiis. “Dopo il successo della prima stagione si è presentata prepotentemente offrendoci di fare non solo la seconda stagione ma anche altre. In questa seconda stagione abbiamo alzato la posta, la serie si è arricchita ancora di più, Carlo è un uno stato di grazia. Ma, al di là del cast della prima stagione, la serie ha anche una serie di guest star. Questa serie avvicina il pubblico e ha dinamiche importanti. È una serie che ha tantissima energia”.

A proposito di star, accanto a Carlo Verdone tornano grandi protagonisti dei suoi film, come Claudia Gerini e Christian De Sica, guest star come Maria De Filippi e Zlatan Ibrahimovic e un idolo delle nuove generazioni come la popstar Sangiovanni, in un ruolo sorprendente. “Con Carlo c’è questa collaborazione che dura da ormai 22 anni” aggiunge Aurelio De Laurentiis, Presidente di Filmauro. “Abbiamo fatto insieme molti film e per colpa del Covid c’è stato un blocco del cinema che ci ha costretto a mandare il film su una piattaforma. Gli americani sono bravissimi a far le serie, di cui ci siamo cibati durante il Covid: è difficile competere con loro, che riescono a spendere anche 30 milioni a puntata, come Apple con la terza stagione di Ted Lasso. In Italia si è sempre fatta molta fatica con il cinema. Quando ho debuttato con Pozzetto e Un borghese piccolo piccolo erano altri momenti. La Commedia all’Italiana ha unito lo sberleffo alla risata. Carlo Verdone è un esponente di questa capacità di giocare tra il faceto e la tristezza. Per lui questa serie è come ridonarsi una verginità, sulla quale era perplesso. Diceva: devo fare 10 episodi, che fatica, devo interpretarli, dirigerli. Poi ha trovato una sua vena, una vis comica e una vis drammatica”.

Carlo Verdone: “La terza stagione è in arrivo”

Oltre allo sbarco su Paramount+ di Vita da Carlo, l’altra grande notizia è che la serie di Carlo Verdone andrà avanti, è stata rinnovata per la terza stagione. “La terza stagione abbiamo iniziato a scriverla a maggio giugno e abbiamo appena consegnato la sceneggiatura” ci conferma Verdone. “A novembre cominciamo a girare e sarà un’altra bella faticata. Il copione è venuto bene, sarà molto complesso”. Ma com’è questa nuova Vita da Carlo? “Questa seconda stagione l’ho presa con una certa paura” ci confessa. “Fare meglio della prima era un’impresa pericolosa. Ma con gli sceneggiatori abbiamo cercato di strutturarla in maniera più solida, di creare dei colpi di scena importanti che dovrebbero spiazzare il pubblico. Più che altro c’è un tono autobiografico più presente che nella prima. Lì ero un uomo di spettacolo prestato alla politica, qui sono io che voglio fare il mio film d’autore: si parla molto di me, di come intendo farlo, della la difficoltà di mettere su questo film”.

Carlo Verdone: “Sangiovanni si è comportato benissimo”

Tra le difficoltà del Verdone regista, nella serie, c’è anche quella di vedersi imposto un giovane attore, un cantante come Sangiovanni, che nel film fa se stesso. E che Verdone, nella realtà, invece è stato felice di accogliere. È un elemento importante per aprire la serie verso un pubblico più giovane. “Sangiovanni si è comportato non bene, benissimo, ha preso le misure la prima settimana, si è adeguato, ed è stato se stesso, ha messo in campo le sue timidezze, i silenzi, i momenti di riflessione, le sue paure e le sue stranezze”. “È stata un’esperienza incredibile, diversa da tutto quello che ho fatto prima” fa eco Sangiovanni. “Vengo da un mondo differente, tante cose sono diverse, la prima settimana ho dovuto adeguarmi a un altro tipo di pianeta”.

Carlo Verdone: “Una serie è più faticosa di un film, ma dà più libertà”

Carlo Verdone tornerà a fare i il cinema (“è nel nostro contratto” dice a proposito), ma ora il suo mondo sono le serie. Che, rispetto al cinema, hanno i pro e i contro. “Girare una serie è più faticoso che girare un film” spiega. “Arrivi alla fine che preghi Dio di andare in campagna e recuperare il sonno. La serie ha un vantaggio, che quando scrivi hai un campo enorme come un campo da calcio: non hai le costruzioni di un film, che deve durare un’ora e cinquanta e deve avere la sua struttura, la svolta. La serie ti consente di dilatare tutto e da scrivere è più facile. Ogni pomeriggio avevamo sei pagine pronte, a volte ne avevamo otto, nove. Quando scriviamo un film ne scriviamo due al giorno. Siamo in forma, siamo a nostro agio su Vita da Carlo”.