A dirlo è Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa, confermando le previsioni già comunicate sull’andamento degli investimenti pubblicitari dell’anno in corso. Senza nascondere preoccupazione per il 2020. Con un indice di fiducia in calo e una situazione politica di incertezza, infatti, risulta difficile essere ottimisti. Il problema non è tanto chi governerà, ma come, essendoci in gioco lo spettro dell’aumento dell’Iva, che in situazioni di non crescita del Pil impatterebbe negativamente sui consumi, e la finanziaria.
Controtendenza per gli investimenti online, che crescono dell’8-9% arrivando al 33-34% della torta pubblicitaria. Ancora lontani dalla media dei paesi più evoluti (negli Usa si arriva al 45%), ma credendo che l’innovazione 5G possa finalmente coprire il gap tecnologico italiano nei prossimi 4-5 anni. L’e-commerce? Per la maggio parte delle aziende italiane non supera il 10%.