Partiranno all’inizio di dicembre i lavori di restauro del Colosseo, con gli interventi sui prospetti settentrionale e meridionale e la realizzazione delle cancellate di chiusura del primo ordine. L’intervento si dovrebbe concludere a metà del 2015. Durante i lavori, che renderanno disponibile ai visitatori una superficie incrementata del 25%, il Colosseo rimarrà aperto al pubblico.
Il 27 luglio è stata aggiudicata provvisoriamente la prima gara, per 8,3 milioni di euro, con un ribasso del 25,8% sulla base d’appalto e con una riduzione di 180 giorni della durata del cantiere. I ponteggi si alzeranno sulle prime quattro arcate del monumento per 915 giorni, rispetto ai 1.095 stimati nel progetto. I lavori partiranno dopo la firma del contratto a inizio ottobre e la progettazione esecutiva, che impegnerà da quel momento 50 giorni. Diego Della Valle, patron del gruppo Tod’s, sponsorizza il restauro con un finanziamento di 25 milioni di euro.
Il piano di interventi della prima fase prevede l’allestimento delle opere provvisionali per singoli settori, integrazione del rilievo e mappatura dello stato di conservazione; restauro dei prospetti comprensivo di prima verifica d’insieme, eventuali preconsolidamenti, pulitura con acqua nebulizzata, stuccature, trattamento degli elementi metallici; progressiva rimozione delle strutture in tubo/giunto poste a protezione delle arcate del primo ordine e sostituzione con nuova recinzione.
Il progetto di restauro complessivo prevede poi altre due fasi successive:
– Progettazione ed esecuzione dei lavori per la realizzazione di un Centro Servizi entro il terrapieno tra via Celio Vibenna e la piazza del Colosseo. La durata stimata dei lavori è pari a 18 mesi.
– Restauro degli ambienti interni del monumento, comprese le opere impiantistiche. Per quest’ultima tranche è in corso la redazione del progetto da porre a base d’asta, avvalendosi delle conoscenze acquisite realizzando cantieri-campione all’interno del Colosseo, i cui esiti hanno fornito dati tecnico-operativi. Si procederà al restauro degli ambulacri, dei due terzi dei sotterranei (ipogei) e alla messa a norma e implementazione degli impianti tecnologici.