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PRO TREK sponsor del Tor Des Géants 2015 premia i vincitori e assegna il premio speciale ‘Storie da Giganti’

*Si è tenuta venerdì la cerimonia di premiazione del Tor des Géants 2015, la gara di endurance trail della Valle d’Aosta: Pro Trek, marchio di orologi hi-tech dedicato agli amanti degli scenari outdoor e agli appassionati di montagna, in qualità di silver sponsor della manifestazione, ha premiato il vincitore assoluto, il francese Patrick Bohard, la prima donna classificata, la svizzera Denise Zimmermann, e ha assegnato il premio speciale ‘Storie da Giganti’alla guida alpina Lucio Trucco.

Questa sesta, travagliata, edizione del Tor si è purtroppo conclusa in anticipo a seguito della decisone degli organizzatori di interrompere la gara a causa delle avverse condizioni meteo. Grande è stato l’impegno di organizzatori, volontari e guide nelle attività di recupero dei concorrenti sparsi lungo il percorso. Vista la rapidità delle operazioni di rientro, la cerimonia di premiazione è stata quindi anticipata a venerdì – sono stati premiati i vincitori e i finisher, cioè tutti gli atleti passati alla base vita di Gressoney entro il tempo massimo previsto dalla barriera oraria in entrata – ed è stata stilata la classifica ufficiale in base ai tempi dei concorrenti presi all’ultimo punto di cronometraggio ufficiale in cui sono transitati gli atleti prima del blocco della gara.

I VINCITORI
Pro Trek ha premiato con un modello PRW-3500 – l’orologio ufficiale del Tor des Géants 2015 – il vincitore assoluto della gara Patrick Bohard, atleta francese che ha tagliato il traguardo mercoledì in un tempo di 80h20’, e la prima donna classificata Denise Zimmermann, che ha registrato un tempo di 81h14’.

Pro Trek ha anche assegnato il premio speciale ‘Storie da Giganti’ a Lucio Trucco, 44 anni, guida alpina di Cervinia e componente del Soccorso Alpino. E’ lui l’uomo che, per conto dell’organizzazione, ha scavato oltre mille gradini nella neve del Col Loson per consentire ai concorrenti di superare in sicurezza i 3.300 metri del Tetto del Tor. Non solo, per ridurre la scivolosità del tratto, lo ha cosparso di segatura e ha assistito personalmente gli atleti in difficoltà. “Il mio obiettivo era farli andare avanti e continuare a inseguire il sogno Gigante”, ha detto. “Gli abbracci e i ringraziamenti dei concorrenti sono stati la miglior ricompensa”.

GLI ATLETI PRO TREK
Dotato di tecnologie esclusive di ultima generazione (Triple Sensor Ver.3 – bussola digitale, altimetro, barometro; radiocontrollo; ricarica solare e impermeabilità fino a 20BAR), Pro Trek PRW-3500 al polso di Giancarlo Annovazzi, Sonia Locatelli e Paolo Pajaro, è stato il compagno ideale nel fornire ai runner indicazioni importanti, come i dislivelli affrontati, i tempi, le variazioni nell’altitudine… dati fondamentali per fronteggiare al meglio una gara difficile e imprevedibile come il Tor des Géants. Partiti domenica 13 settembre sotto una pioggia battente, hanno affrontato neve e grandine, hanno lottato contro se stessi, il freddo, la fatica, il sonno e sottoposto il proprio fisico a uno sforzo oltre ogni limite. Solo poche brevi pause per riposarsi un po’, cambiarsi, ristorarsi e ricevere qualche massaggio, per poi ripartire.
Anche quest’anno il valdostano Giancarlo Annovazzi, senatore del TOR, è tra i finisher – 13° con un tempo di 80h08’. Giancarlo ha affrontato la gara con una grande determinazione e grazie a quella che lui stesso definisce “una passione smodata per la montagna” ha vissuto anche questa sesta edizione “come un viaggio introspettivo, una gara su me stesso piuttosto che una vera competizione”.

Paolo Pajaro, finisher del Tor 2015, 50° con un tempo di 84h32’, non ha raggiunto l’obiettivo di arrivare davanti alla compagna Lisa Borzani – la seconda donna classificata – ma sicuramente soffrirà del Mal di Tor: ecco come Paolo definisce quella sensazione e quella nostalgia che solo chi vive una gara come il Giro dei Giganti è in grado di comprendere. “Il Tor non è solo una sfida contro se stessi, ma un’esperienza intima personale, in grado di cambiarti la vita”, ha affermato Paolo.

Purtroppo Sonia Locatelli ha concluso la sua gara al 100esimo km perché, a causa del troppo freddo incamerato, non è riuscita a contenere una forte congestione.

“Il Tor è stata un’esperienza istruttiva. Ovviamente sono un po’ dispiaciuta, dopo mesi e mesi di preparazione un po’ scotta l’essermi dovuta ritirare” ha affermato Sonia, che ha poi concluso: “Ringrazio davvero tutte le persone che mi sono state vicine, mi hanno sostenuta e hanno espresso la loro stima. Ci rivediamo il prossimo anno”!

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