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Non solo spot, le marche hanno bisogno di contenuti con la C e il video (Obe insegna) la fa da padrone. Ecco perché e come si innova vestendo esigenze poliedriche con professionalità specialistiche. Narrazione cinematografica e grandi temi al centro del lavoro ‘RigenerAzione’ firmato per Yovis da Think Cattleya, che si è esibito a Venezia

Monica Riccioni, Ceo Think Cattleya
Monica Riccioni, Ceo Think Cattleya
di monica lazzarotto

Ne abbiamo già parlato e lo abbiamo potuto vedere nei canali on line dell’azienda, oltre che in onda su la 7, ci riferiamo a ‘RigenerAzione, la forza del prendersi cura’ il documentario che Think Cattelya ha realizzato per Yovis, del gruppo AlfaSigma. Abbiamo anche già scambiato due battute con il produttore Martino Benvenuti, ma dopo la presentazione di giovedì 5 settembre nell’ambito del Giffoni Innovation Hub che, in collaborazione con le Giornate degli Autori, ha esordito anche quest’anno nelle giornate del Festival del Cinema di Venezia, ci piace tornare sull’argomento.

Foto di Giffoni Innovation Hub
Foto di Giffoni Innovation Hub

Incontrando proprio a Venezia Monica Riccioni, Ad, e lo stesso Martino Benvenuti, General Manager ed Executive Producer, THINK CATTLEYA, la prima domanda che ci viene spontanea è: cosa si prova a vedere sfilare un lavoro così all’interno di una kermesse cinematografica tanto prestigiosa?

“Siamo felici e orgogliosi di sapere che con noi i documentari volano a Venezia. ‘RigenerAzione’ è un tema attuale e importante ed è giusto che abbia questo tipo di risonanza”.

Peraltro, al termine della visione è stato organizzato un interessante dibattito sul processo creativo e produttivo che ha portato alla realizzazione di questo lavoro, facendo interloquire anche i manager Yovis. Monica, da tempo lo sostieni e ne siamo tutti convinti, comunicare per un’azienda non è solo una questione di prodotti e promozioni. L’essenza, i valori, l’impegno, il Dna, diventano fondamentali nel racconto di marche che vogliano fare la differenza. Sfondiamo una porta aperta nel dire che niente come il film è in grado di farlo? Appurato che è così, perché diventa fondamentale l’aspetto qualitativo, insomma, saper fare anche cinema fa la differenza?

“Sì, fa un’enorme differenza. Apparteniamo ad un grande gruppo che produce film da tanto tempo, lo storytelling è nel nostro Dna. Riusciamo ad impressionare con i nostri progetti attraverso network nazionali e internazionali e questo è il motivo per cui le aziende che vogliono consolidare la loro immagine scelgono proprio noi, per questo oggi siamo a Venezia, perché quando parliamo di documentari, i clienti cercano chi possiede una grande formazione, passione, capacità e sensibilità. Viviamo ogni progetto con grande ambizione: per Think Cattleya la produzione è un talento molto sofisticato che è ben visibile nell’output che offre ai propri clienti e la partecipazione del docufilm ‘RigenerAzione’ al Giffoni Innovation Hub ne è testimonianza: è un documentario di grande valore”.

 

Martino, entriamo nel merito della messa terra di questo documentario, produttivamente quali sono state le difficoltà maggiori e come si riesce a trasformare un intento sociale in entertainment, così da creare quell’empatia e coinvolgimento necessari a far arrivare i messaggi?

“La difficoltà più grande è stata valorizzare il contenuto di questo docufilm. Non tutti conosciamo questo tipo di realtà e non parlo solo del territorio ma anche del concetto di riforestazione, di ripristino dell’ecosistema in un’ottica non solo di ‘aiuti all’ambiente’ ma anche sociale, per procurare fonte stabile di reddito e cibo per le comunità locali. Siamo andati lì, nel lontano Guatemala per trasportare, attraverso un documentario, lo spettatore e fargli vivere storie reali che possono suscitare emozioni, anche se si svolgono in luoghi che non sentiamo vicini. Think Cattleya fin da subito ha sostenuto Yovis promuovendo il rispetto per l’ambiente e più in generale, per ogni forma di vita”.

Monica, concludiamo con uno sguardo a voi, come è cambiato il vostro modo di lavorare e di essere partner delle aziende e dei progetti alla luce di un mercato sempre più complesso, dove i brand devono trovare la via giusta per fare breccia sui loro consumatori?

“È cambiato il mercato e sono cambiati i media e per questo abbiamo realizzato unit altamente specializzate ed in grado di prendersi cura di tutto ciò che può servire al lancio di un brand. Non siamo una classica casa di produzione pubblicitaria: abbiamo diversificato le nostre funzioni e realizziamo contenuti diversi, come dire… più adatti ai nostri tempi. Ci siamo specializzati sul digital, Intelligenza Artificiale, eventi, video musicali e documentari che mettano in risalto i valori dell’azienda e non solo il prodotto. Cavalchiamo l’onda dell’evoluzione e cerchiamo di non farci mai cogliere impreparati. Tendiamo ad anticipare i tempi e ci mettiamo sempre in discussione. Il lavoro di Think Cattleya è quello di una grande squadra che segue lo stesso sogno. Il segreto è proprio un team dinamico, altamente specializzato e sempre pronto a sviluppare nuove idee e credo che anche per questo le aziende scelgano proprio noi”.

Hai in progetto nuovi lavori che vanno in questa direzione?  

“Certamente. Abbiamo nuovi lavori in sviluppo ed altri in produzione che lanceremo a breve. La nostra professionalità e le nostre competenze puntano ad essere scelte: chi ci predilige lo fa proprio per le nostre qualità e sapere che i nostri progetti volano lontano entusiasma tutti, collaboratori e clienti”.