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Nell’era digital, dove vanno le Rp? Bassetti/AD Mirabilia: ci siamo! Oggi che non siamo più solo media relations, iniziamo a farci sentire

Lorenza Bassetti, founder & ceo AD Mirabilia, risponde al nostro ‘sfogo’ e ci regala il senso della sua visione sullo stato dell’arte e sul divenire delle Rp:

“Carissimo YouMark, il nostro lavoro è cambiato e sta cambiando ogni giorno alla velocità della luce. In pochi anni noi pr abbiamo dovuto fare i conti con la rivoluzione in atto, comprendere i nuovi scenari, imparare a collaborare con i nuovi media adottando nuovi linguaggi e nuove modalità di interazione.

Il tutto ‘on top of’ quello che rappresentava fino a ieri il nostro lavoro più classico, ovvero le media relations. Anche queste, a loro volta, sono cambiate in modo sostanziale a causa di una miriade di altri fattori, in primis la crisi dell’editoria e della pubblicità che ha sostanzialmente modificato le dinamiche e le problematiche delle pr con i media classici.

Insomma, tempi duri per le Relazioni Pubbliche, ma al tempo stesso, ne sono certa, un momento straordinario. Lo scenario attuale risulta, infatti, più che mai favorevole a dare finalmente un ruolo molto più centrale alle pr.

Per nostra natura, da sempre ci occupiamo dell’elaborazione di contenuti e messaggi da declinare e veicolare in modalità diverse a seconda dei pubblici e delle occasioni.

Chi meglio di noi può dunque sentirsi a proprio agio in un contesto in cui ‘il contenuto’ è universalmente acclamato come elemento chiave della nuova comunicazione? Proprio mentre passano decisamente in secondo piano le modalità di ‘interruzione’ e imposizione di messaggi preconfezionati, tipici dell’advertising classico. Ci siamo! Siamo pronti ad accettare la sfida mettendo in gioco tutta la nostra versatilità e creatività.

Quanto al ruolo in qualche modo ‘ai margini dell’industry’, avete ragione. Le pr sono per loro natura meno appariscenti, siamo meno abituati alla ribalta rispetto ai nostri cugini pubblicitari, perché noi non operiamo con megafoni e grandi investimenti in spazi, ma lavoriamo sotto traccia per costruire la reputation, generare consenso, creare l’immagine. 

E oggi che le pr non sono più ‘solo’ media relations, avremo probabilmente più occasioni di farci sentire”.