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Nasce MFE-Mediaforeurope, i Cda di Mediaset Spa e di Mediaset España hanno deliberato la fusione delle due società nella nuova holding. Sede in Olanda

Il Gruppo Mediaset conferma la volontà di avviare la creazione di un polo televisivo pan-europeo. Una volta completata l’operazione, Mediaforeurope, che avrà sede in Olanda, residenza fiscale in Italia e sarà quotata alle Borse italiana e spagnola, controllerà da subito il 100% di Mediaset Spa e il 100% di Mediaset España e le sarà conferita anche la partecipazione del 9,6% in ProSiebenSat1 acquisita nei giorni scorsi.

La scelta dell’Olanda, riporta una nota, è puramente tecnica, le regole olandesi consentono infatti una governance in grado di favorire la stabilità della compagine azionaria, certezze gestionali  e una maggiore flessibilità per perseguire opportunità di crescita esviluppo.

Non avverrà quindi alcuna delocalizzazione: le attività operative delle due società rimarranno in Italia e in Spagna, le sedi fiscali resteranno nei rispettivi paesi e le tasse continueranno a essere pagate in Italia e in Spagna. Identico discorso per la produzione e l’occupazione che resteranno stabilmente in Italia e Spagna. Mediaforeurope nasce con un obiettivo industriale e un nuovo modello operativo.

Da un punto di vista strategico, operativo e industriale, l’operazione si pone l’obiettivo di creare un gruppo Pan-europeo nel settore dell’entertainment e dei media, con una posizione di leadership nei propri mercati di riferimento e una scala che gli permetta di essere maggiormente competitivo e aumentare potenzialmente il proprio raggio di azione ad altre nazioni in Europa. Una solida struttura patrimoniale coniugata ad una forte generazione di cassa consentirà a MFE di avere capacità finanziarie adeguate a svolgere un ruolo centrale nel contesto di un possibile futuro scenario di consolidamento dell’industria televisiva e media europea.

Dichiara Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato Mediaset: “E’ con soddisfazione che annunciamo di aver costituito MFE- mediaforeurope che ha l’obiettivo di creare valore e sviluppo e diventare la Casa di un grande broadcaster europeo. Abbiamo parlato del nostro progetto internazionale circa un anno fa e da allora ci abbiamo lavorato costantemente. Ora siamo pronti: abbiamo individuato un nuovo modello operativo che creerà efficienza e sviluppo. E oggi, in un mondo di competizione globale, creare un gruppo editoriale con dimensioni adeguate che parli al pubblico europeo diventa un fattore cruciale per il futuro.Sarà un’operazione amministrativamente complessa ma che fornirà, da subito, vantaggi molto evidenti agli azionisti che ci seguiranno. Abbiamo già individuato 107 milioni all’anno di sinergie e risparmi che raggiungeremo entro il 2023: e questo, comunque vadano i mercati, è un vantaggio per tutti gli azionisti. In più, Mediaforeurope, una volta completata l’operazione, effettuerà un buy back di azioni proprie per 280 milioni di euro ed entro il 2019 distribuirà un dividendo di 100 milioni di euro. Voglio inoltre ribadire che le sedi fiscali delle società fondatrici di MFE rimarranno nei rispettivi paesi d’origine e anche la sede fiscale del nostro azionista di controllo, cioè Fininvest, rimarrà italiana. E pensiamo che nel tempo questa integrazione in Mediaforeurope porterà ad aumentare gli investimenti produttivi proprio in Italia e Spagna. E poi lo sviluppo: oggi un broadcaster moderno – una media company – deve investire e avere una presenza rilevante anche sulle nuove piattaforme. Dobbiamo sviluppare una piattaforma a livello degli operatori globali e tutta la nuova tecnologia per la pubblicità del futuro. Unire le forze in maniera concreta ci permetterà di essere più efficienti e investire di più. E ovviamente tutte le sinergie già previste potranno aumentare in maniera esponenziale con l’adesione al progetto di un terzo o un quarto Paese. Per questo motivo riteniamo che dopo questo primo passo anche altri alleati si uniranno alla nuova casa della televisione europea. Ecco perché mi sento di dire che oggi con Mediaforeuropeda un’eccellenza italiana parte una sfida europea”.