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Mezz’ora con… Aldo Cernuto. Per parlare del suo ultimo romanzo ‘Le due vite di TU’. Ma anche di scrittori, libri, storytelling, comunicazione, moda, creatività. Creativi, competenze, nuovi modi di inventarsi. Non certo per rimpiangere il fu. Ma certamente per non dimenticarlo, perché forse va proprio lì il futuro

In occasione dell’uscita in libreria del suo ultimo libro ‘Vite di TU’, Aldo Cernuto.

Chi è Aldo Cernuto

(Torino, 1955) inizia la carriera in Admarco Firenze col ruolo di assistente copywriter. Dal 1983 è a Milano, chiamato da Pasquale Barbella in CPV Kenyon Eckardt. Qui incontra Roberto Pizzigoni, insieme al quale vincerà i primi importanti premi. Nel 1985 Emanuele Pirella vuole entrambi in Pirella Göttsche, suggellando di fatto il loro sodalizio. Tre anni più tardi sono in McCann Erickson, con il ruolo di direttori creativi associati. Da qui, il ritorno in Pirella Göttsche Lowe dove resteranno fino alla fusione con la Lintas, acquistando il titolo di direttori creativi esecutivi. Il passo successivo, con lo stesso titolo, è in Y&R. Poi, nel 2009, l’incontro con Barbara Arioli insieme alla quale fondano la CERNUTO PIZZIGONI & PARTNERS. Nella sua lunga carriera ha lavorato su numerosissimi brand italiani e stranieri: da la Repubblica e L’Espresso a Volvo da Telecom Italia ad Alfa Romeo da Loro Piana a Krizia, da Nazareno Gabrielli a Melinda. E poi, tra le multinazionali, Unilver, Danone, Henkel, solo per citarne alcune. Tra i maggiori premi vinti internazionalmente, sette Leoni al Festival di Cannes, un Clio d’oro a New York, Epica ed Eurobest. Nel 2020, dopo un saggio sulla creatività intitolato ‘Il mal d’idea, scrive il suo primo romanzo, The Curse of Knowing, direttamente in inglese. Le due vite di tu, in uscita in questi giorni è il suo primo lavoro di narrativa in italiano.

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