di Maurizio Ermisino
C sta ‘O Mar For. Anche se siamo a Roma, nella centralissima via della Conciliazione, a due passi dalla Basilica di San Pietro. La prima mondiale dei primi due episodi della stagione 4 della serie cult Rai Mare Fuori, andata in scena all’Auditorium della Conciliazione sabato 28 ottobre nell’ambito della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela (l’evento è nato in coproduzione tra le due realtà) è stato un vero e proprio evento nell’evento, che ha richiamato un pubblico enorme che si è affollato prima sul red carpet di via della Conciliazione e poi ha gremito l’Auditorium (prima ancora è stato fatto un altro red carpet all’Auditorium Parco della Musica).
Mare Fuori è una serie amatissima e se qualcuno ancora non avesse la misura di un tale successo avrebbe dovuto essere a Roma. L’arrivo del cast ha scatenato un entusiasmo degno della Beatlemania degli anni Sessanta o, se volete, della Duranmania degli anni Ottanta. Sono soprattutto ragazze, adolescenti o comunque giovani, ma ci sono anche molte donne trenta-quarantenni. Segno che la serie ha un target soprattutto giovanile, ma che è in ogni caso un target molto ampio. È stato bellissimo vedere ragazzi e ragazze in abito da sera, come il cast, dentro l’Auditorium, segno che la premiere di Mare Fuori 4 è vissuta come un vero e proprio evento, una serata di gala. Anche la partecipazione è quella di un concerto. Il pubblico canta in coro le prime note della canzone ‘O Mar For e poi il suo ritornello. Applaude all’ingresso in scena di Carmine e Rosa, ride ad alcune delle battute che qua e là fanno capolino nella storia. Tutto questo è Mare Fuori, un vero e proprio caso nell’attuale tv italiana.
Mare Fuori 4: Su RaiPlay a febbraio e su Rai 2 ad aprile
La quarta stagione di Mare Fuori approderà su RaiPlay tra pochi mesi (febbraio 2024) e successivamente su Rai 2 (ad aprile). Mare Fuori 3 su RaiPlay ha totalizzato 105 milioni di visualizzazioni, con 47 milioni di ore viste, pari ad un ascolto medio device di 3,7 milioni. Secondo il sito Davidemaggio.it, visto che ogni device probabilmente vanta più ‘teste’, e sommando gli oltre 1,3 milioni di spettatori che hanno seguito la serie su Rai2 fanno pensare che Mare Fuori abbia superato i 5 milioni di spettatori.
Rosa, Carmine Don Salvatore e quello sparo: chi è vivo e chi è morto?
Ma dove eravamo rimasti? In questo momento vi avvisiamo che stiamo incorrendo in degli spoiler, per cui se non li volete leggere passate al prossimo paragrafo. Il primo episodio della stagione 4 inizia con l’ultima scena della stagione 3. Rosa e Carmine si trovano fuori dal carcere, in un’antica struttura ad archi. Sono finalmente insieme. “Rosa… ti amo” sussurra Carmine. “Io ti amo Carmine” risponde lei, non subito. Ma sentiamo subito chiamare il nome di Rosa. È il padre, Don Salvatore (interpretato da un torvo e convincente Raiz, il cantante degli Almamegretta). In mano ha una pistola e chiede alla figlia di scegliere: sparerà a lei o al padre. Rosa gli restituisce la pistola. Don Salvatore intende a sparare a Carmine, ma lei prova a impedirglielo. Tutti e tre spariscono dietro una colonna e si sente uno sparo. Schermo a nero. La storia riprende da qui, dai fili di alcune macchine d’ospedale, dove qualcuno è in fin di vita. Quando, dopo qualche scena, un movimento di macchina da destra a sinistra rivela il volto di Rosa, in lacrime, e poi quello di Carmine, scopriamo che i ragazzi sono vivi. In sala, ovviamente, c’è un boato. È il padre ad essere stato ferito. Ma è vivo anche lui. E per questo saranno dolori.
Maria Esposito e Carmine Di Salvo, le star di Mare Fuori
Il fenomeno Mare fuori si può capire sin dalle prime scene di un episodio, e da queste reazioni in sala. È soprattutto il tono romantico della storia e l’avvenenza dei protagonisti a tirare tanti giovani dentro la storia. È evidente. Maria Esposito, che interpreta Rosa Ricci, ha una personalità spiccata e soprattutto un volto particolarissimo: gli occhi a mandorla, piccoli e intensissimi, le danno un che di orientale, e un’espressività tutta sua. È un volto unico nel nostro panorama, e crediamo che sia lanciata verso un futuro da stella nel nostro cinema. Anche Massimiliano Caiazzo, il volto di Carmine Di Salvo è particolare: gli occhi grandi neri, la fossetta sul mento, un’espressione tra il romantico e la simpatica canaglia, è immediatamente simpatico, uno per cui fare il tifo, e da amare. I capelli ricci, scomposti, gli danno qualcosa di un ragazzo degli anni Ottanta. Ma sono tutti i volti ad essere belli, freschi, avvenenti. Tra gli adulti, invece, a rubare la scena è Lucrezia Guidone, che interpreta la nuova direttrice del carcere con un look dark (occhi cerchiati di nero, smalto scuro sulle unghie) e con un piglio rigoroso ma ricco di sfumature.
Mare Fuori: crime e soap opera
Mare fuori è un prodotto a suo modo unico. È una commistione tra crime e soap opera. È un ossimoro, una fusione a freddo incredibile, e irresistibile, tra Gomorra e Un posto al sole. Improbabile se detta così a parole, efficace per come è declinata sullo schermo. Proprio lo stile del racconto, che si rifà a dei codici narrativi molto popolari, semplici, riconoscibili, fa sì che sia un racconto accessibile a tutti e in grado di arrivare in modo semplice e diretto. Sia chiaro: Mare Fuori è un prodotto prettamente televisivo, e come tale intendiamo non legato alla nuova serialità che sta vivendo la sua età dell’oro; è televisivo nel senso che si muove nell’alveo della classica vecchia fiction della Rai. È anche una serie che in sé ha un che di fuorviante. Propone infatti una versione non veritiera, edulcorata, romantica del carcere minorile, e il rischio è che non si colga la durezza e la tragicità di un ambiente come il carcere e il dramma che comporta per dei minori.
Ivan Silvestrini: “Mare Fuori è un lungo film”
“È un’avventura bellissima e ce lo testimonia questa sala” ha dichiarato Maria Pia Ammirati di Rai. “Noi vedremo sul grande schermo quello che di solito vediamo sul piccolo schermo. È stata un’avventura bellissima che ci porta fuori dall’Italia, in tutto il mondo, con un cast meraviglioso e una scrittura stupenda, con un grande regista e un grande produttore. Tutto il lavoro che si fa quando è bello è fatto dalle grandi squadre, e noi siamo una grande squadra”. “Ho sempre girato Mare Fuori come se fosse un lungo film” racconta il regista Ivan Silvestrini. “E ho sempre sognato che qualcuno lo vedesse sul grande schermo. Lo schermo è piacevolmente enorme e non vedo l’ora di condividerlo con voi. Una sala piena, dopo i tempi che abbiamo vissuto in questi anni, è qualcosa di profondamente emozionante”.