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La7 venduta a Urbano Cairo per 1 milione di euro. Ora Il Gruppo Telecom Italia Media punta all’efficienza

Si è conclusa la vendita de La7 che è passata nelle mani di Urbano Caro. A dare il primo annuncio è stato Gad Lerner su Twitter (‘E’ fatta, Telecom cede La7 a Urbano Cairo’). Il via libera alla cessione conclude così il processo di vendita avviato lo scorso maggio. Nonostante il rilancio effettuato da Clessidra (il fondo di Claudio Sposito puntava a La7 ma anche alle frequenze), Ti Media ha preferito l’editore e concessionario di pubblicità.

Le intese raggiunte prevedono il riconoscimento a Telecom Italia Media S.p.A. di un corrispettivo pari a 1 milione di euro. Prima del trasferimento della partecipazione, La7 S.r.l. sarà ricapitalizzata per un importo tale per cui la società avrà, a quella data, una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 milioni di euro. Tale ricapitalizzazione contribuirà altresì a raggiungere il livello di patrimonio netto concordato, pari a 138 milioni di euro. Gli accordi prevedono inoltre la sottoscrizione di un contratto di fornitura di capacità trasmissiva di durata pluriennale tra La7 S.r.l. e Telecom Italia Media Broadcasting S.r.l.
L’operazione permette a Telecom Italia Media S.p.A. di terminare il sostegno finanziario a favore di La7 S.r.l. mantenendo al contempo all’interno del proprio perimetro l’operatore di rete Telecom Italia Media Broadcasting S.r.l.. Nell’ambito dell’operazione, Telecom Italia S.p.A. si è impegnata a rinunciare al momento dell’intervenuta sottoscrizione del contratto di cessione a crediti finanziari vantati nei confronti di Telecom Italia Media S.p.A. per un importo complessivo pari a euro 100 milioni. Il perfezionamento dell’operazione sarà subordinato alle autorizzazioni previste dalla normativa applicabile.

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi ha inoltre esaminato e approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2012.

I ricavi consolidati del Gruppo dell’esercizio 2012 sono pari a 222,7 milioni di euro, in diminuzione di 15,5 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (238,2 milioni di euro). Su tale risultato incidono la contrazione dei ricavi di La7 (-15,7 milioni di euro) dovuta sia ai mancati ricavi relativi alle attività di Competence Center, che nell’esercizio 2011 erano pari a 13,3 milioni di euro, sia alla minore raccolta pubblicitaria lorda dei canali (-3,5%), i minori ricavi del gruppo MTV (-18,6 milioni di euro), l’incremento del fatturato dell’Operatore di rete TIMB (+20,2 milioni di euro). Il Risultato Netto è pari a -240,9 milioni di euro, in diminuzione di 157,1 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (-83,8 milioni di euro).

I ricavi della Capogruppo Telecom Italia Media S.p.A. sono pari a 80,2 milioni di euro, in diminuzione di 59,7 milioni di euro rispetto ai 139,9 milioni di euro dell’esercizio 2011.

Il Gruppo Telecom Italia Media, a seguito della cessione delle attività televisive di La7 e La7d, concentrerà la propria strategia di sviluppo sull’attuazione di iniziative che riportino il Gruppo all’efficienza e alla redditività.

In particolare il nuovo Piano fissa i seguenti obiettivi per MTV:

  • focalizzazione sul settore FTA dopo la cessione avvenuta a fine 2012 dei canali satellitari considerati non-core a Viacom;
  • maggiore attenzione all’intrattenimento e significativi investimenti in contenuti e comunicazione con lo scopo di incrementare i risultati in termini di audience share;
  • controllo dei costi con l’obiettivo di tornare ad un Ebitda positivo.Per quanto riguarda il ruolo di MTV Pubblicità, questo sarà volto a rafforzare il proprio portafoglio clienti, così come è già avvenuto con la sottoscrizione di un accordo triennale con De Agostini per la raccolta pubblicitaria di un canale digitale, e con Viacom per la raccolta pubblicitaria dei canali Nickelodeon e Comedy Central.In relazione a Telecom Italia Media Broadcasting gli obiettivi sono:
  • mantenere l’attuale livello di occupazione di banda (98%), consolidando la propria base clienti e mantenendo un elevato livello di customer satisfacion;
  • incrementare l’offerta di servizi aggiuntivi alla propria clientela;
  • controllo dei costi e riduzione degli investimenti a circa 4 milioni di euro l’anno, visto il completamento del piano di digitalizzazione.

    Infine, la holding TI Media focalizzerà i propri obiettivi sull’efficienza attraverso un programma di riduzione dei costi principalmente basato sul contenimento dei costi esterni e sulla razionalizzazione delle strutture di staff.