L’intento della narrazione è quello di parlare al cuore delle persone, riflettendo la filosofia e il sistema di valori che anima il Centro. Un sistema dove il paziente è innanzitutto una persona nella sua interezza, e in cui l’esperienza della relazione con il medico deve essere un dialogo sereno, fertile ed efficace proprio perché privato di tutti quegli automatismi e aspetti di impersonalità e severità che incrementano il sentimento di trauma di chi già deve metabolizzare un problema di salute.
Scritto e diretto da Phil Beastall, giovane filmmaker britannico divenuto noto nel 2018 con lo spot natalizio ‘Love is a Gift’, il video utilizza un linguaggio visivo e emotivo in cui tutto il repertorio di camici bianchi, strumenti chirurgici e sale d’attesa rimane un lontano sottinteso. Ci sono un padre e una figlia alle prese con una quotidianità in cui la loro visione del mondo è intermediata dall’utilizzo degli occhiali. Sono le vite di chi, probabilmente, con gli occhiali convive da sempre e senza grossi problemi, dichiara lanota, perché non ha ancora consapevolezza di che cosa voglia dire liberarsi di questo ausilio e poter guardare il mondo senza bisogno di intermediazione e diaframmi.