L’incontro tenutosi ieri pomeriggio nella sede milanese di GREEN MEDIA LAB SB, Società Benefit certificata B Corp, ha voluto contriubire a creare un’effettiva conoscenza dei vantaggi competitivi dei ‘comportamenti responsabili”’ attuabili dalle imprese.
Il workshop, moderato dall’attrice e Sustainability Advocate Anna Favella, è nato da un progetto messo in campo da Green Media Lab e dal Ceo e fondatore dell’azienda Daniele Denegri insieme al presidente Giovanni Storti. Il talk ha offerto un momento di riflessione e confronto con i diversi partner sull’incertezza del futuro e ha aperto un dibattito sui nuovi modi di costruire opportunità di business attraverso un percorso di stakeholder engagement. La creazione di valore in termini di sostenibilità ambientale e sociale da parte delle imprese passa infatti attraverso il coinvolgimento e la cooperazione di tutti gli stadi della filiera, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo economico generando al tempo stesso impatti positivi sulla società e sull’ecosistema.
L’attore e ambientalista Giovanni Storti, socio di Green Media Lab Srl SB, ha dato inizio all’evento raccontando il suo impegno quotidiano per sensibilizzare l’opinione pubblica ad agire in favore dell’ecosistema prima che sia troppo tardi.
Successivamente, si è tenuto l’intervento di Camilla Pandolfi, Ceo e co-fondatrice, insieme allo scienziato Stefano Mancuso di PNAT, società italiana di ricerca multidisciplinare specializzata in innovazioni tecnologiche ispirate al modello vegetale. L’esperta botanica ha presentato alla stampa e agli ospiti la Fabbrica dell’Aria, di cui il primo prototipo sul territorio lombardo si trova proprio nella sede di Green Media Lab. Questo sistema di purificazione dell’ambiente interno agisce attraverso le piante e permette di assorbire e degradare gli inquinanti atmosferici tipicamente presenti negli edifici e nelle città moderne fino al 98%.
A seguire, Matthieu Meneghini, Sustainability Manager di Green Media Lab, ha annunciato ufficialmente Green Advisory Lab, lo spin-off dedicato alla consulenza aziendale sulla sostenibilità. La business unit, già sviluppata nel 2017 e completamente focalizzata sulla consulenza strategica, si occupa sin dagli esordi di accompagnare le aziende nel loro percorso per l’implementazione di policy di Corporate Social Responsibility.
Grazie a questo ampliamento, Green Media Lab Srl SB ha consolidato il suo posizionamento come partner strategico e come punto di riferimento per le realtà che vogliono affidarsi a consulenti esperti in ambito sostenibilità, riferisce la nota.
Come ha sottolineato poi Matthieu Meneghini “Siamo una società particolare e abbiamo deciso di sviluppare un modello di business unico ed innovativo nel suo genere. Il nostro ruolo è quello di essere guida di una trasformazione che tocca quasi tutti gli aspetti di una società. Per giungere a tale risultato sviluppiamo sinergie con le realtà specifiche più innovative nel settore andando a coinvolgere aziende, istituzioni e centri di ricerca, associazioni ed istituzioni. Siamo convinti che le aziende saranno il player principale in questa grande sfida epocale che andrà a definire quello che sarà il futuro delle generazioni che verranno dopo di noi. Le aziende come la nostra hanno il compito e il potere di rigenerare e dare l’esempio”.
La tematica al centro del talk ha riguardato anche l’analisi dello studio Norstat, commissionato dalla media relation company milanese. La ricerca, raccontata da Silvia Lavi, Research Manager della società, ha esaminato la conoscenza degli italiani sui vari temi legati alla sostenibilità. Si tratta di una indagine condotta su un panel che ha coinvolto 50.000 connazionali, uomini e donne, appartenenti a tutte le aree geografiche, con un’età superiore ai 16 anni e appartenenti a diversi settori professionali. L’analisi ha evidenziato un’impreparazione generale sul programma d’azione dell’Agenda 2030 dell’ONU e sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), sottolineando un divario tra i più giovani appartenenti alla Generazione Z e gli over 65. Sono inoltre risultati più sensibili e consapevoli riguardo a questi temi gli uomini intervistati (25,3%) rispetto alle donne (21,7%).
Come ha commentato Silvia Lavi di Norstat “Rispetto al tema della sostenibilità è in atto una rivoluzione culturale: i dati evidenziano un’attenzione ed una sensibilità trasversali, seppure con differenze sui diversi segmenti della popolazione (in particolare la Generazione Z) ma lo sviluppo sostenibile riguarda tutti, a partire dalle tematiche ambientali per allargarsi anche a quelle sociali ed economiche”.
Proseguendo, Francesca Zoppi, Sustainable Development Specialist, è intervenuta riguardo all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sviluppata dalle Nazioni Unite approfondendo l’argomento e focalizzandosi sullo scopo del programma per il raggiungimento degli obiettivi ambientali, economici, sociali e istituzionali.
A seguire, l’intervento di Alessandro Armillotta, Ceo e co-founder di AWorld, l’app ufficiale scelta dalle Nazioni Unite a sostegno della campagna globale ActNow per la mitigazione del cambiamento climatico. Il giovane imprenditore ha raccontato la nascita e lo sviluppo della propria startup e i traguardi raggiunti dal 2020 ad oggi, dimostrando quanto rispondere positivamente alle sfide del cambiamento climatico possa rivelarsi efficace.
Andrea Maggiani, Managing Director e founder di Carbonsink, società di consulenza italiana specializzata nelle strategie di carbon neutrality per le imprese, ha presentato la propria realtà imprenditoriale, tra attività di analisi aziendale e attuazione di strategie di compensazione delle emissioni di Co2.
Gli interventi del workshop sulla Responsabilità Sociale d’Impresa si sono conclusi con la presentazione, da parte del fondatore Piero Manzoni, di NeoruraleHub, laboratorio di biodiversità in Italia per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie, innovazioni e know how per la sostenibilità dell’intera filiera agroalimentare.