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Il Report 2023 ‘Evolution of Marketing’ di WARC rivela nuovi consumatori, stretti tra inflazione, preoccupazioni ambientali e attenzione alle privacy. Un terzo di essi è pronto a ridurre l’entertainment fuori casa. Il prezzo conta più della sostenibilità e la propria salute mentale ha la priorità

Warc Marketing trends

WARC lancia ‘Evolution of Marketing’, un nuovo programma che si concentra sul futuro del marketing, basandosi sui dati più recenti, analizzando le tendenze emergenti, le tecnologie, i media, le influenze sociali e altri fattori di cambiamento rilevanti per i marketer in una serie di rapporti approfonditi e forward-looking.

Commenta, Aditya Kishore, Insight Director: “Evolution of Marketing fornirà ai marketer approfondimenti e dati per aiutare a rispondere a due domande principali. Quali saranno le strategie di marketing più efficaci nei prossimi anni? E cosa possono fare i marketer oggi per posizionarsi al meglio per questo futuro”?

In occasione del lancio è stato rilasciato il rapporto sulle tendenze dei consumatori per il 2023, che esplora le questioni chiave che influenzeranno le decisioni d’acquisto tra i marchi e le categorie a livello globale, con approfondimenti regionali per APAC, Europa e Nord America.

I temi chiave che stanno influenzando le decisioni di acquisto, evidenziati nel rapporto sono: le nuove abitudini di spesa guidate dall’inflazione, lo stile di vita sostenibile, la crisi della salute mentale della generazione Z, l’ascesa del social commerce e la contrapposizione tra privacy e convenienza.

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La spesa dei consumatori si sta riducendo: i dati di GWI mostrano che a livello globale due consumatori su cinque (40%) spendono meno rispetto al 2022 e che i consumatori attenti ai prezzi sono costretti a fare compromessi a causa della riduzione del loro potere d’acquisto.
Oltre un terzo (34%) ha ridotto la spesa per l’intrattenimento fuori casa negli ultimi 12 mesi. In particolare, con oltre 3 miliardi di gamer in tutto il mondo, i consumatori sono solo la metà di quelli che hanno ridotto l’intrattenimento in casa (17%).

Altri settori in cui si è registrata una riduzione della spesa sono i viaggi (citati dal 30% dei consumatori), gli acquisti di lusso (29%) e l’abbigliamento (29%). Due su cinque (39%) hanno tuttavia cenato fuori casa negli ultimi sei mesi, con un aumento di 11 punti percentuali rispetto ad agosto 2022.

La sostenibilità è importante, ma il prezzo lo è di più: il 74% dei consumatori percepisce il prezzo come una delle principali influenze sulle decisioni di acquisto rispetto all’impegno di un brand per la sostenibilità (47%). I consumatori sono ancora interessati all’impegno dei marchi nei confronti della sostenibilità e della responsabilità sociale, ma l’elevato costo della vita li spinge a bilanciare questi aspetti con le preoccupazioni legate al prezzo. Tre quarti dei consumatori di tutto il mondo (74%), d’altra parte, percepiscono il prezzo come una delle principali fattori nelle decisioni di acquisto, rispetto al 47% che ha citato l’impegno di un brand per la sostenibilità rispetto al prezzo.

“In molti casi, l’essere ‘verde’ viene utilizzato dai marchi come veicolo per spingere il prezzo a un livello superiore”, spiega Bill Alberti, Managing Partner Interbrand. “Ma, dato che il costo della vita è una priorità impellente per molti, i consumatori scelgono opzioni meno costose quando i prezzi aumentano”.

La generazione Z sta affrontando invece una crisi di salute mentale. Le finanze personali (36%) sono la loro maggiore preoccupazione, seguite dai prezzi dei prodotti (34%) e dal cambiamento climatico (34%). La crescente consapevolezza del problema delle propria salute mentale ha portato questa generazione ad agire e a dare priorità al proprio benessere.

Sebbene quasi 3 Gen Z su 10 (29%) dichiarino di essere inclini all’ansia – una percentuale più alta rispetto a qualsiasi altra generazione – sono anche più propensi ad adottare misure per gestire il proprio benessere mentale, come dedicarsi ad hobby/attività che piacciono (55%) e passare meno tempo sui social media (37%).

Il social commerce paradossalmente appare in crescita: prevede Deloitte che raggiungerà i 2 miliardi di dollari entro il 2025, rappresentando un quarto di tutte le vendite al dettaglio online di quell’anno, grazie al crescente utilizzo dei social media e all’efficacia dell’influencer marketing.

L’analisi di Kepios mostra che nell’aprile 2023 il numero di utenti dei social media nel mondo è stato stimato in 4,8 miliardi, quasi il 60% della popolazione globale, che trascorrono in media oltre 2 ore al giorno su queste piattaforme. A fronte di questo aumento dei consumi social, si prevede che il mercato del social commerce si espanda. Quasi la metà della generazione Z e dei millennial segue gli influencer che promuovono regolarmente prodotti o marchi (44%) ed è probabile che acquisti un prodotto consigliato dagli influencer (45%). Per circa la metà di queste tipologie di utenti, le raccomandazioni degli influencer sono più coinvolgenti delle normali pubblicità.

C’è comunque uno spostamento dell’equilibrio tra privacy e convenienza: il 53% dei consumatori percepisce il targeting pubblicitario come intrusivo. Il 62% trova utili le raccomandazioni personalizzate, ma la contraddizione nell’atteggiamento dei consumatori nei confronti del marketing customizzato evidenzia la linea sottile che i brand devono percorrere tra convenienza e invadenza.

Oltre la metà (53%) degli utenti di Internet ritiene invadenti gli annunci pubblicitari rivolti specificamente a loro. Una percentuale leggermente superiore (62%) ritiene che i consigli personalizzati sui prodotti siano utili. In particolare, più di un terzo (34%) è d’accordo con entrambe le affermazioni.

Sebbene i consumatori esprimano preoccupazioni sulla privacy dei dati, la protezione della loro esperienza online ha una chiara priorità. Più della metà degli utenti di ad-blocker ha citato ‘troppi annunci’ (61%) e ‘annunci che intralciano’ (54%) come ragioni per l’utilizzo dei software di ad blocking.

“I comportamenti stanno cambiando perché i consumatori imparano a convivere con le incognite a lungo termine, dall’incertezza sul futuro dell’economia ai rapidi progressi della tecnologia”, conclude Stephanie Siew, Research Executive WARC. “I nostri report 2023 Consumer Trends aiuteranno i marketer a rispondere alle macro-tendenze che influenzeranno le scelte di spesa dei consumatori nei prossimi mesi”.

I rapporti WARC 2023 Consumer Trends, che includono variazioni regionali, sono stati prodotti combinando la ricerca, i casi di studio e l’analisi di WARC con una serie completa di dati raccolti da GWIsurvey.