Cosa succederà a mio figlio quando non ci sarò più? È la domanda che attanaglia costantemente il cuore dei genitori delle persone con disabilità – 3 milioni e 150 mila in Italia (il 5,2% della popolazione) e oltre 1 miliardo nel mondo – dettata dal timore che una volta venuti a mancare, il proprio figlio possa ritrovarsi solo e privo dell’adeguata assistenza di cui necessita. Una preoccupazione divenuta ancora più insistente per le famiglie delle persone sordocieche, quasi 190 mila nel nostro Paese, che con l’impegnativa sfida imposta dalla pandemia hanno vissuto un doppio isolamento dettato dal diradarsi – se non dallo scomparire – di ogni possibilità di contatto, via principale di comunicazione e relazione, oltre che dalla sospensione di tanti servizi e sostegni per loro indispensabili. Uno scenario che ha rimarcato l’urgenza di fornire soluzioni concrete ai bisogni futuri delle persone con gravi disabilità, rendendo evidente quanto il ‘dopo di noi’ sia già prepotentemente presente.
Per fornire una risposta tangibile al drammatico interrogativo delle tante famiglie delle persone sordocieche di cui la Lega del Filo d’Oro si prende quotidianamente cura, in occasione della Giornata Internazionale della Disabilità (3 dicembre), la Fondazione lancia la campagna di raccolta fondi #nataleconilcuore – con testimonial Neri Marcorè – il cui obiettivo principale è il completamento del nuovo Centro Nazionale di Osimo, la casa per il futuro di chi non vede e non sente, creata su misura per le loro esigenze.
Sostenendo la campagna #nataleconilcuore della Lega del Filo d’Oro si contribuisce al completamento del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale, una struttura all’avanguardia per l’educazione, l’assistenza e la riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali provenienti da tutta Italia. Fino al 31 dicembre tutti possono contribuire con una donazione su nataleconilcuore.it o chiamando il numero verde 800989868.
A lavori ultimati, il Centro Nazionale sarà composto da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. Sarà inoltre un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e verranno potenziati gli spazi per l’attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale.