Si è concluso l’iter di gara per l’assegnazione di spazi ‘cielo-terra’ in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Hugo Boss si è aggiudicata i locali messi a bando dall’Amministrazione comunale grazie ad un’offerta economica relativa al canone annuo pari a 3 milioni e 401mila euro e ad un punteggio complessivo (che tiene conto anche del progetto di gestione e ristrutturazione) di 89 punti.
Gli spazi assegnati (la concessione avrà una durata di 18 anni) hanno una metratura complessiva di 956,29 metri quadri e si sviluppano su 5 livelli (piano interrato, terra, ammezzato, primo, secondo), oltre ad un soppalco su piano terra. E’ dotato di tre vetrine che sono attualmente in concessione all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e al Bar Sì e che affacciano sul braccio principale della Galleria, verso Piazza Duomo. La base d’asta prevista dal bando comunale era di 977.218 euro.
Il progetto presentato dalla società prevede spazi dedicati alla vendita di abbigliamento maschile e femminile e accessori, con un’area sartoriale per la realizzazione di abiti su misura.
All’ultimo piano ci sarà una vera e propria Art Gallery, in cui troveranno spazio le opere vincitrici dell’Hugo Boss Prize, prestigioso riconoscimento conferito nel modo dell’arte contemporanea con il patrocinio del Guggenheim di New York.
A completare l’allestimento, anche una lounge area e un punto ‘belvedere’ con vista sull’Ottagono. I piani saranno collegati tra loro da una scala elicoidale e da un ascensore a norma per le persone con disabilità.
Il progetto, che dovrà ricevere il benestare della Soprintendenza, pone anche attenzione al recupero del progetto originale del Mengoni, attraverso il restauro di murature interne preesistenti, e all’uso di materiali ed elementi di pregio.
Le concessioni dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e del Bar Sì scadranno alla fine del 2016.