Youmark

Hi! Comunicazione e la sua ‘letterina di Babboh Natale’

“Il ruolo del linguaggio nella percezione del lavoro

Durante la prima metà del novecento, il professor S.F. Rutta avviò il più imponente e importante studio sull’organizzazione d’impresa che il mondo avesse mai visto. Ispirato dal comportamento di Stachanov, si chiese da cosa muoveva il bisogno di alcuni individui di dare sempre e comunque il massimo sul posto di lavoro, anche a discapito della propria salute, fisica o mentale che fosse. Egli rifiutava, infatti, il postulato secondo il quale il fine ultimo del lavoro fossero i soldi, perché il fine ultimo dei soldi è acquistare una bella macchina e non tutti quelli che lavorano hanno una bella macchina. L’idea di collegare linguaggio e percezione del lavoro gli venne da una semplice osservazione empirica, qualunque cosa empirica significhi. Notò infatti che tutte le donne di nome Assunta avevano il 93,78% di possibilità in più di essere prese dopo il primo colloquio di lavoro. La percentuale calava drasticamente per tutte le donne chiamate Speranza, ma questo non sembrava diminuire il morale di queste ultime. Il dato non cambiava, invece, per tutte le ‘Benedetta’, ma il professore sembra insinuare, in questo caso, la causa della raccomandazione dall’alto per giustificare il dato. Per avvalorare questa tesi il Rutta cita Marx, pagina 72 del Capitale: “È tutto un magna magna”. Queste scoperte diedero la spinta a una colossale riorganizzazione dei modelli d’impresa, basata soprattutto sul cambio di nome di tutto ciò che veniva considerato drammatico dai lavoratori. Fu così, per esempio, che il termine deadline venne cambiato in happy ending. Come risultato immediato si osservò un aumento, su base volontaria, del 75% delle ore lavorative di tutti i dipendenti delle aziende che assunsero il metodo Rutta. I risultati sulla vita dei dipendenti vennero videoregistrati dagli assistenti del professore, grazie ai quali possiamo osservare 73 ore di filmati illuminanti sulla salute mentale di alcuni lavoratori. Ecco nel video un estratto di un minuto. Che, in fondo, basta e avanza”.

Hi! Comunicazione