Durante la festa di DUDE dello scorso giugno, Fondazione Dude ha coinvolto gli ospiti nella raccolta di fondi per Refugees Welcome Italia (RWI), organizzazione impegnata a promuovere l’inclusione sociale delle persone rifugiate attraverso il coinvolgimento della società civile.
Questi fondi sono stati utilizzati per finanziare l’ingresso nel mondo del lavoro di una persona rifugiata inserita nei progetti di RWI, dando il via al progetto Hacking Barriers.
Con il tirocinio di tre mesi iniziato il 21 novembre in DUDE, Yao Marcel Guei, ragazzo della Costa D’Avorio, avrà la possibilità di sviluppare le sue potenzialità professionali grazie ad un percorso di tutoring finalizzato all’inserimento in una realtà lavorativa.
Hacking Barriers è un progetto pensato per coinvolgere potenzialmente tutte le agenzie della comunicazione che condividono la visione di Fondazione Dude e che possono supportare le persone rifugiate nel raggiungimento dell’autosufficienza economica e contribuire alla loro inclusione sociale. Fondazione Dude, nell’ambito del progetto Hacking Barriers, si pone come facilitatore, mettendo a disposizione dell’intera industry le proprie competenze specifiche.
Laura Boy, Vice-Presidente Fondazione Dude, commenta: “L’esperienza e la collaborazione con RWI sono stati fondamentali per la messa in pratica di Hacking Barriers, che per noi è molto di più di un progetto di buddies o tutorship. E’ bello che il progetto nasca dal contributo economico delle tante persone della nostra industry che, durante la nostra festa, hanno voluto supportare Fondazione Dude. Grazie a loro siamo riusciti a raccogliere fondi per accogliere Marcel, e ora le stesse persone avranno l’opportunità, se condividono i nostri valori, di coinvolgere le loro agenzie per fare lo step successivo”.
“Questa collaborazione con Fondazione Dude esemplifica la missione della nostra organizzazione: promuovere l’inclusione delle persone rifugiate nelle comunità, a partire dalla valorizzazione del loro potenziale e delle loro capacità. Speriamo che il progetto possa ampliarsi ad altre realtà, in modo da dare ad altre persone rifugiate la possibilità di creare relazioni ed esprimere i propri talenti”, aggiunge Fabiana Musicco, Direttrice Refugees Welcome Italia.