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FAIXTEMPO, la nuova Limited Edition di box Tempo sostiene il FAI. 4 differenti edizioni dedicate a quattro Beni Italiani, perché comunicando con un prodotto tutti possano conoscerli

Prima di svelarli, due dettagli tecnici, disponibili nella versione da 60 e da 80 pezzi in confezioni realizzate con almeno il 70% di carta riciclata i fazzoletti, tecnologia 3in1, quindi più morbidi e più soffici, sono biodegradabili senza perdere la resistenza in lavatrice. I nuovi box FAIXTEMPO saranno acquistabili online e in una rete selezionata di punti vendita della grande distribuzione fino a fine dicembre 2024.  

Ed ecco i quattro beni che si andranno a comunicare grazie alla box: un dettaglio decorativo del Castello di Avio, un affresco di Lambert Sustris a Villa dei Vescovi, gli stucchi della Sala da pranzo di Villa Necchi Campiglio e il labirinto del Castello e Parco di Masino. 

 Affresco a losanga

Castello di Avio, Avio (TN), Casa delle Guardie, Anticamera

Donato al FAI da Emanuela di Castelbarco Pindemonte Rezzonico nel 1977, il Castello di Avio – situato sulla sommità di uno sperone del Monte Vignola, che domina la Val Lagarina solcata dall’Adige – è un maestoso circuito di torri e mura merlate che si erge da oltre dieci secoli in Trentino. La box Tempo, dedicata a questo scrigno prezioso che accoglie vivaci cicli pittorici, rappresenta un dettaglio dell’affresco a losanga che decora le pareti dell’Anticamera della Casa delle Guardie. Un elegante motivo geometrico con piccoli quadrati colorati che compongono rombi verdi, gialli e rossi, attraversati da linee bianche, incornicia la box di fazzoletti. Disposti ordinatamente, a formare diagonali parallele al centro di ciascun rombo, c’è una piccola lettera alfabetica tracciata con un carattere gotico il cui significato ad oggi è ancora un affascinante mistero.

Dettaglio di affresco di Lambert Sustris 

Villa Vescovi, Luvigliano di Torreglia (PD), Sala delle figure all’antica

Villa Vescovi, raffinata villa di inizio Cinquecento ispirata ai temi della classicità e circondata dal paesaggio dei Colli Eugenei, è stata donata al FAI da Maria Teresa Olcese Valoti e Pierpaolo Olcese nel 2005. Nel verde di una campagna veneta, rappresenta un monumento molto importante nel panorama delle ville che introduce in questa terra il gusto per la classicità e gli echi rinascimentali romani che anticipano l’estetica del Palladio. Questa box Tempo è infatti vestita da un elegante dettaglio dell’affresco del pittore fiammingo Lambert Sutris nella Sala delle figure all’antica: una scena pastorale che esprime tutta la bellezza di un caratteristico ambiente bucolico.

Soffitto di Piero Portaluppi

Villa Necchi Campiglio, Milano, Sala da pranzo

Circondata da un silenzioso giardino nel centro di Milano, custode di capolavori d’arte e dove si respira ancora l’atmosfera colta e vivace della città tra le due guerre, Villa Necchi è stata donata al FAI da Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi nel 2001. Situata nel cuore di un tranquillo quartiere della capitale meneghina, venne progettata nei primi anni Trenta dall’architetto Pietro Portaluppi con spazi dove l’innovazione si traduce in comfort e efficienza, caratteristica che, per lusso e modernità, fecero della Villa una delle residenze simbolo dell’epoca. La fine box Tempo raffigura infatti alcuni soggetti – un toro, una nave, una cicogna e un serpente – che animano il soffitto a stucco della Sala da pranzo della villa, disegnati dallo stesso Portaluppi.

Labirinto

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)

Acquistato dal FAI da Luigi Valperga di Masino grazie alla donazione Giulia Maria Crespi e alla donazione FIAT nel 1988, il Castello di Masino rappresenta la dimora dell’illustre casato piemontese dei conti Valperga di Masino. Da oltre mille anni questo luogo magico – costruito nell’XI secolo – domina la vasta piana del Canavese da un’altura che è parte della suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea. Particolare importanza rivestono gli spazi verdi articolati su più livelli, tra cui il labirinto più grande d’Italia, attestato già nel XVII secolo e ricostruito dal FAI sulla base di antichi documenti settecenteschi. Rappresentando le oltre duemila piante di carpini tagliate con minuziosa regolarità, la box Tempo celebra la tradizione italiana dei dedali romani ispirati all’arte classica cretese.

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