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Emilio Haimann/Presidente & Founder Hi! chiama a rapporto le Pmi: che ne dite della ‘cura Italia’? Io dico, cura a chi? Dalla proroga di 4 giorni per il pagamento dell’Iva alla cassa integrazione negata per chi è in home working. Definirla carta igienica è complimento

“E’ arrivata la cura, finalmente.

Un amico commercialista mi diceva: ci mettono tanto perché devono trovare un modo di formulare le cose per fare sì che pochi possano servirsene.

Ma al mio amico piace fare lo spiritoso. Non questa volta, gli ho risposto, tutto il Paese sta andando a rotoli, vedrai.

E allora vediamo.

Le aziende sopra i due milioni di euro di fatturato, che rappresentano un’enorme fetta del pil, hanno avuto una proroga del pagamento delle imposte di 4 giorni: dal 16 marzo al 20 marzo.

Grazie, ne avevamo davvero bisogno, in questi quattro giorni, noi delle PMI, siamo sicuramente riusciti a risolvere i nostri problemi di liquidità.

In questo Paese, se sei fortunato, vieni pagato a 120 giorni dopo avere emesso la fattura.

In questo periodo, invece, non vieni pagato per niente perché l’economia è ferma, non c’è liquidità circolante e ciascuno si tiene in cassa quello che ha per pagare gli stipendi al personale e garantire la sopravvivenza della propria azienda, delle persone che ci lavorano e delle loro famiglie. 

Siamo strani, noi delle PMI, abbiamo il senso della responsabilità verso i nostri collaboratori.

Comunque, quei 4 giorni sono veramente una pensata determinante per salvarci dal tracollo, grazie ancora.

Ma non devo agitarmi, non ancora, perché c’è la Cassa Integrazione per tutti, nel Cura Italia. Certo, purché i dipendenti non siano in smartworking.

Insomma, ci viene giustamente chiesto di mettere il personale al lavoro da casa e poi ci viene detto che la Cassa Integrazione è disponibile per tutti ma solo per quei tutti che hanno dipendenti che non lavorano da casa.

Oh bella, vuoi mai che l’amico commercialista abbia ragione?

Riflessione a margine: ho sempre pensato che la Cassa Integrazione fosse una trovata per prestare denaro alle grandi aziende, che usavano il sangue dei contribuenti italiani per sistemare i loro conti, salvo poi dividere utili tra i soci l’anno successivo, invece di restituire il denaro prestato loro dallo Stato – e quindi dai contribuenti – per le loro casse integrazione.

Ma forse mi sbaglio, forse non si tratta di un prestito, è una Cassa Donazione.

In ogni caso, vista nelle pagine del Cura Italia, la Cassa Integrazione sembra proprio un privilegio dell’aristocrazia industriale.

E le PMI, purtroppo, sono plebaglia, popolo di peones, che di aristocratico hanno solo lo sguardo triste di Don Chisciotte.

Per la cronaca, cari legislatori, noi abbiamo messo i nostri dipendenti in smartworking il 24 febbraio e non perché ce l’avesse chiesto qualcuno, ma perché ce l’hanno suggerito il rispetto che abbiamo per le persone, il nostro cuore e il nostro cervello.

Sapete per caso che cosa siano?

Poi noto, nel Cura Italia, che le rateazioni degli avvisi dell’agenzia delle entrate non possono essere sospese.

Beh, che ci aspettavamo, che le sospendessero?

Del resto, abbiamo sbagliato noi, che siamo sempre in ritardo con l’IVA e quindi la rateizziamo perché ci pagano (se ci pagano) a 120 giorni.

Peccato che invece l’IVA dobbiamo pagarla anticipata rispetto all’incasso.

So che l’amico commercialista sta leggendo e di sicuro se la ridacchia, lui è un tipo intelligente.

Sa bene che chi dovrebbe curare l’Italia se ne frega delle fesserie che dicono i piccoli e medi Don Chisciotte.

Insomma, chi cura questa Cura?

Noi no di sicuro.

Mi auguro che qualcuno, a parte i soliti ladrifondisti, esista.

Me lo auguro per loro, che forse oggi respirano.

Noi, invece, che come tutti avremmo bisogno di aria, ci teniamo il cappio per quattro giorni e poi veniamo strangolati.

Stavo pensando, ma magari questo 20 marzo, invece di inoltrare la solita serie di F24, potremmo ribellarci e fare con quei soldi un bel bonifico a chi l’Italia la cura davvero.

Che so, il fondo a sostegno degli Infermieri, se ne esiste uno.

Per chiudere, bello il nome, comunque. 

Cura Italia è studiato bene, fa un bell’effetto propagandistico.

Sulle prime pagine dei giornali, con le foto dei governanti impaginate sotto, è un annuncio pubblicitario efficace per la popolarità di certi individui.

Deve averlo fatto un copywriter più astuto di me.

Io, su quelle foto, avrei scritto:

Il Paese va a rotoli. Per questo sappiamo darvi solo carta igienica”.

Emilio Haimann, Presidente HI!