Sono oltre 21 milioni gli italiani che almeno una volta nella vita hanno comprato online un bene e servizio, e oltre 16 milioni quelli che hanno effettuato un atto d’acquisto negli ultimi 3 mesi. Gli e-shopper abituali, che comprano su base mensile, a maggio 2014 sono diventati 10 milioni e sono aumentati di oltre il 26% nell’ultimo anno.
Il totale degli atti di acquisto degli e-shopper è di oltre 100 milioni di operazioni nell’ultimo semestre, il 26% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, con la proiezione di arrivare a 200 milioni di operazioni per fine anno. ll 56% dei beni acquistati è stato un prodotto fisico, mentre il restante 44% un servizio o un bene digitale. Ma la vera evoluzione in atto è la costante e progressiva accelerazione della dinamica di espansione degli acquisti online da parte degli italiani al punto che aumenta il peso del comparto turistico dal 25% del Net Retail di marzo al 34% di giugno.
Inoltre, tra gli utenti internet si rileva che quasi un acquisto tradizionale su quattro è influenzato in modo decisivo dalle informazioni raccolte online. Lo stesso si può dire per l’acquisto tradizionale di pacchetti vacanza e soggiorni turistici: nel 33% dei casi questi acquisti sono profondamente influenzati dalle informazioni raccolte e analizzate in rete.
Sono questi alcuni dei dati presenti nella seconda rilevazione trimestrale di fine maggio intitolata ‘Net Retail – Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani’, realizzata da Netcomm con il supporto di Human Highway e in partnership con Banzai, Postecom e QVC.
I trend che alimentano la crescita del Net Retail sono riassumibili in cinque punti:
– La crescente familiarità con i servizi online da parte di oltre metà della popolazione italiana maggiorenne.
– L’aumento di banda, anche se in Italia rimane molto da fare il trend è positivo e la banda larga è disponibile presso un numero crescente a un numero crescente di utenti (+54% nell’ultimo anno).
– La diffusione dei dispositivi mobili connessi alla rete. L’accesso alla rete da pc è in declino, ma l’aumento del numero di utenti da dispositivo mobile più che compensa la diminuzione: il saldo finale è quindi positivo. Inoltre, la quota di utenti che dispongono di una connessione mobile a banda larga è pari al 47%, in linea oltre la media europea
– L’offerta dei merchant dell’online, sia in termini di varietà che di qualità del servizio offerto.
– La qualità del sistema di trasporto e consegna dei prodotti fisici acquistati in rete.
Il valore degli acquisti online di beni e servizi ha superato i 14 miliardi di euro nel 2013, su un totale delle vendite retail in Italia di circa 700 miliardi, ed è proiettato a raggiugere i 18 miliardi nel 2014. L’inizio dell’estate determina un forte interesse verso le categorie di viaggi e turismo: cresce la platea degli acquirenti dei servizi turistici insieme alla spesa media per acquirente. L’effetto complessivo dell’incremento del settore turistico nel paniere degli acquisti online è ben visibile secondo tre indicatori:
il riequilibrio delle due macro-categorie di beni acquistati online, i prodotti fisici da una parte e i servizi e i beni digitali dall’altra. L’andamento stagionale porta a una sostanziale parità tra le due componenti nella rilevazione di giugno dopo che a marzo si era notata la prevalenza dei prodotti rispetto ai servizi e ai beni digitali; l’incremento della spesa per acquirente e dello scontrino medio, che passa dagli 80 euro di marzo ai 100 di giugno. Gli acquisti di importi maggiori rimodulano la distribuzione dei sistemi di pagamenti utilizzati (più bonifici e meno PayPal, carte stabili) e dei dispositivi utilizzati per effettuare la transazione (più pc e meno device mobili, più web e meno app); l’aumento del valore complessivo delle transazioni online, che sale in un solo trimestre del 13,5% (Q2 rispetto al Q1 2014)
Negli ultimi sei mesi il 77,9% degli acquirenti online ha acquistato in rete utilizzando esclusivamente il sito web del merchant. Negli anni recenti si sta affermando una nuova modalità di acquisto a distanza, sempre online ma non sul web bensì via app su dispositivi mobili. Tra gli oltre16 milioni di acquirenti online degli ultimi tre mesi si rileva che il 16,4% di essi ha fatto almeno un’esperienza di acquisto utilizzando un’app su smartphone e il 10% di essi almeno un acquisto utilizzando un’app su tablet.
In pochi casi gli acquirenti online degli ultimi mesi hanno compiuto i propri acquisti utilizzando unicamente le app dei merchant sui dispositivi mobili (l’1,0% per gli utilizzatori di tablet e l’1,8% per gli utilizzatori di smartphone).
Esiste, infine, un segmento di proporzioni limitate che ha fatto esperienza di acquisto in tutte le tre modalità qui analizzate: un milione di persone caratterizzate da un’elevata frequenza di acquisto online e da importi quasi doppi rispetto alla media. Se si considera il numero complessivo di acquisti online – e non gli acquirenti online – il ricorso ai dispositivi mobili è meno frequente: ogni 100 acquisti online, 6,8 sono effettuati da tablet pc (sia su sito web che via app) e 8,3 da smartphone (sito web o app). L’incidenza degli acquisti online da dispositivi mobili è in crescita ma a un ritmo inferiore rispetto a un anno fa.
Il valore degli acquisti per categoria disegna una distribuzione piuttosto concentrata in poche grandi categorie: in testa i prodotti di viaggi e turismo, seguiti dall’elettronica, nelle diverse forme, i servizi assicurativi, l’abbigliamento e l’alimentare.
E’ evidente l’effetto stagionale sulla distribuzione della spesa: a giugno si registra un forte aumento dell’incidenza dei servizi legati al turismo rispetto alla rilevazione di marzo. Le prime due categorie sono legate ai viaggi e al turismo e generano a giugno il 33,8% del valore degli acquisti online, in crescita rispetto al 25,2% di marzo. Le prime cinque categorie sviluppano oltre metà dell’intero valore del mercato (il 57,6%, in crescita rispetto al 49,8% di marzo). Le categorie più ricche sono caratterizzate da un’ampia platea di acquirenti e uno scontrino più elevato della media. Il 47,2% del valore degli acquisti online è generato da servizi e beni digitali, il 52,8% da prodotti fisici.
Considerando tutti gli acquisti online, in tutte le categorie analizzate, lo scontrino medio della donna è sostanzialmente pari a quello dell’uomo, solo leggermente più basso di circa tre punti percentuali. Gli acquisti delle donne generano il 45% del valore complessivo del Net Retail.
Tuttavia, in alcune categorie la maggioranza del valore degli acquisti è prodotto dalle acquirenti di sesso femminile. I consigli e i desideri delle acquirenti online sono molto concreti. Le richieste di miglioramento insistono sullo sconto dei prodotti, la possibilità di provare e poter rendere subito il prodotto, la consegna gratuita e su appuntamento.