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Domande tra il serio e il faceto per creativi contemporanei. Vicky Gitto, GB22: che creativo sono? Il contrario di quello che vi direbbe un detrattore: Stronzo – Umile…Nei reparti creativi manca allegria e sogno. Ci vogliono Ceo in grado di offrire stimoli e visioni, chi parla solo di numeri non sa come farli. Dei social elimino Tinder, versione digital di una macelleria umana

Dovendo usare una cosa, un animale, un luogo per descriverti, quale? 

Il mediterraneo.

Cannes è ancora il non plus ultra della creatività in comunicazione, o sei d’accordo tocchi al Ces?

Cannes è la più rilevante manifestazione al mondo per la comunicazione, ci sono nuovi eventi internazionali da seguire con verticalità su una singola tematica.

Che tipo di creativo sei?

Chiedetelo a un detrattore e applicate i contrari a quello che vi dice: Stronzo > Umile…

Caffè, cappuccino, the o centrifuga?

Caffè.

Meglio vincere o partecipare?

Esserci sempre! A volte vinci, a volte partecipi. Le meteore mi piacciono solo a ferragosto.

Nei reparti creativi oggi manca? 

Allegria e sogni.

L’era in cui vorresti rinascere?

Sono felice di quella che sto vivendo. Dalla tv in bianco e nero ai droni credo di aver già visto più di quanto avrei potuto immaginare.

Il brand per cui lavoreresti gratis?

Nessuno a parte il mio: GB22.

Il social che elimineresti?

Tinder. Mi sembra la versione digitale di una macelleria umana.

Film preferito?

Quest’anno Joker. E’ come un cioccolato amaro il cui sapore non ti lascia neanche dopo averlo finito.

L’ad da sogno?

Quello in grado di offrire ogni giorno stimoli e visioni, chi parla solo di numeri non sa come farli.

Network o indipendente?

Indipendente, oggi ancora di più. Siamo nell’era della disintermediazione, quindi rapporti liberi e diretti.

Se creatività è la creatività, ossia femminile, ha un senso?

Non ne farei una questione di genere ma solo di talento.

La cosa che proprio non ti va giù? 

L’ignoranza che spesso si trasforma in arroganza.

Nei panni di chi cambieresti di più il mondo? 

Non ho pretese cosi grandi, mi basterebbe sapere di proteggerlo ogni giorno con le mie scelte.

Cosa ti piace di più di te e cosa detesti?

L’onestà intellettuale. La caparbietà che non mi fa mollare su nulla.

Quanto conta quello che si è nel lavoro che si produce?

Quello che facciamo è l’unico biglietto da visita che bisognerebbe guardare, il resto è fuffa.

La domanda più stupida di quelle che ti ho fatto? 

Se è meglio il Ces di Cannes. Al Ces ci si va solo per bisogno a Cannes anche per piacere. 😉