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Da oggi, ‘uomini veri’, in edicola c’è il mensile per voi. Il nuovo GQ. 100.000 copie di tiratura e 78.000 di diffusione. Con la volontà di tornare a mettere la carta stampata al centro, rievocando il PlayBoy degli anni ‘60. Non a caso, al sito ci si penserà più avanti, mentre è new l’interactive replica

Ma chi sono gli uomini veri di oggi? Sicuramente non i giovani, o i palestrati turgidi. Nemmeno i 60/70enni peter pan, che per anni, non volendo fare i nonni, hanno bloccato l’ascesa delle nuove generazioni occupando in pieno la scena. E a sorpresa non è nemmeno un essere metropolitano.

Il nuovo emblema dell’italica maschilità, infatti, è un 40enne che vive in provincia. E’ sopravvissuto alla crisi facendosi il mazzo, ha allargato il proprio business all’estero, è elegante, ha passioni, spende, ma in modo diverso da ieri. Sì certo, ama la moda, ma acquista abiti per il lavoro, attrezzatura sportiva (in gran voga la bici, tanto che GQ le dedicherà due appuntamenti l’anno), tecnologia (che per lui non è fine ma mezzo), giochi e pure arte, anche a fini d’investimento. Ha famiglia, vuole assumersi responsabilità e, soprattutto, non è raro, rappresentando target d’elezione per i brand.

Lo hanno detto, ognuna a modo suo, ben quattro diverse ricerche, commissionate per poter ragionare di conseguenza il maschile Condé Nast. Socio economica, sul lusso, sulla mascolinità, sulle testate già esistenti nel mondo.

Il risultato? Giudicatelo voi, sfogliando la rivista. Meglio, leggendola, perché si torna a parlare di tempo da dedicare, di piacere, di approfondimento. Un giornale, insomma, che non scopiazza internet perché va di più, certo che chi lo compra da lui vuole altro.

Pure relazioni. Non a caso, la campagna al via sarà declinata su stampa, rete (banner e video a firma della giovane realtà torinese My Boss Was) e soprattutto incontri. In collaborazione con Sotheby’S si andranno a trovare i lettori provincia per provincia, connettendosi con loro di persona. Perché questo per il nuovo GQ è il futuro.

Al microfono di youmak Matteo Gabba, group marketing director GQ & Wired.