“Esortiamo tutti nel nostro settore a isolare, bloccare e ripudiare la Russia.
Con effetto immediato, i nostri premi e le nostre pubblicazioni non accetteranno contributi, contributi editoriali, pubblicitari o di altro tipo da qualsiasi entità con sede in Russia o controllata da interessi russi.
Qualsiasi reddito che riceveremo quest’anno da agenzie, fotografi, inserzionisti o aziende con stretti legami con la Russia sarà donato alla Croce Rossa. Queste restrizioni si applicano allo stesso modo alla Bielorussia.
Non abbiamo alcun desiderio di punire i creativi laboriosi e di talento in Russia, ma fino a quando il loro governo non cesserà la sua invasione criminale dell’Ucraina e la sua distribuzione di propaganda infondata, non abbiamo alternative. L’industria in cui operiamo è una parte piccola ma vitale della comunità globale e dell’economia: possiamo e dobbiamo tutti fare la nostra parte nella lotta contro questa aggressione russa non provocata“.