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Coronavirus, cittadini e misure dei Governi nel G7 nell’analisi di Kantar. Lo stato dove l’opinione pubblica approva maggiormente le azioni intraprese dal Governo è l’Italia, i notiziari tv sono considerati la fonte più affidabile per quanto riguarda le informazioni relative al virus

Federico Capeci, Ceo Italy, Greece & Israel, Insights Division Kantar

Kantar, data management & consulting, ha lanciato un nuovo studio internazionale con l’obiettivo di valutare l’impatto del Coronavirus e le reazioni da parte delle diverse società, nei Paesi del gruppo dei G7.

I risultati mostrano generalmente livelli molto alti di supporto alle azioni intraprese dal proprio Governo, preoccupazione per la sanità pubblica, una elevata comprensione delle diverse precauzioni da prendere per limitare la diffusione del virus.

Condotto fra il 19 ed il 21 Marzo, lo studio evidenzia che:

  • 7 cittadini su 10 (71%) nei paesi del G7 dichiarano che il Coronavirus ha già impattato sul loro reddito, con l’Italia all’85, US e Canada (75%).
  • Quasi i tre quarti dei cittadini intervistati (73%) sono (molto o abbastanza) preoccupati per la propria salute. Ma ancora di più, 8 persone su 10 (82%) si dichiarano preoccupate per l’eventuale contagio di famigliari ed amici, con una percentuale che arriva al 93% degli intervistati in Italia.
  • I notiziari TV sono considerati la fonte più affidabile per quanto riguarda le informazioni relative al virus in paesi quali Italia, Francia, Germania, Giappone e Regno Unito, mentre per i canadesi è il Governo e per gli Stati Uniti il medico/operatori sanitari.
  • L’isolamento personale in casa è attualmente effettuato dalla maggioranza dei cittadini in Francia (85%), Italia (75%), Canada (67%), USA (64%). In Germania (44%), UK (43%) e Giappone (21%) non è ancora una pratica diffusa
  • E per quanto riguarda l’operato dei Governi? L’Italia è d’accordo (76%), il Canada piuttosto (66% molto o abbastanza) e anche la Francia (61%). Ma purtroppo la lezione di paesi più in difficoltà come il nostro o la Cina (e ora anche la Spagna) non sembrano essere utili: negli USA solo il 53% approva le misure prese dal Governo ed in Giappone addirittura solo il 35%.

Condotto online per rispettare il protocollo di sicurezza anti-contagio attraverso la gestione della distanza fra individui, lo studio ha valutato per i cittadini italiani, francesi, tedeschi, giapponesi, canadesi, del Regno Unito e degli Stati Uniti la reazione personale, l’effetto sulle proprie abitudini, l’impatto sulle finanze personali, la percezione e la comprensione delle indicazioni del Governo, le opinioni sulle misure intraprese dal Governo stesso, la fonte di informazioni più attendibile e le percezioni sui potenziali interventi di contrasto alla diffusione del virus.

“Siamo impegnati a fornire dati ed evidenze per contribuire alla qualità dell’informazione pubblica e al supporto delle misure da intraprendere. Questo studio internazionale offre uno sguardo chiaro sulla situazione sociale nei diversi Paesi, analizzando la percezione dei cittadini del G7, attualmente coinvolti nell’emergenza sanitaria. Inoltre, evidenzia come i cittadini giudichino i loro governi impegnati nella gestione della crisi”, dichiara Michelle Harrison, Global Ceo, Public Division, Kantar.”Evidenziare l’impatto economico-finanziario a livello famigliare e segnalare quanto i cittadini siano coinvolti e stiano rispettando le raccomandazioni del Governo, avendole comprese, è cruciale perché la politica sia in grado di rispondere in modo efficace e le società possano riprendersi progressivamente” ha aggiunto Michelle Harrison.

“Gli Italiani – aggiunge Federico Capeci, Ceo Italy, Greece & Israel, Insights Division Kantar – hanno compreso l’importanza delle misure prese dal Governo per arginare la diffusione del virus e le stanno implementando come richiesto: il sentimento comune è quello di voler fare il proprio compito per riuscire a superare l’emergenza e poter ritornare alla normalità. Kantar è impegnata su diversi fronti per comprendere il nuovo contesto, in ambito politico sociale ma anche economico, con studi come questo che servono da bussola per poter navigare attraverso i grandi rischi ma anche le opportunità che nasceranno da questo momento: spesso sono infatti proprio i nostri cittadino, gli utenti, i consumatori che con il loro senso comune illustrano la strada alle istituzioni e alle aziende”.

Altri risultati dell’analisi

Opinione pubblica sull’impatto economico finanziario:

  • Il 70% dei cittadini dei Paesi del G7 afferma che il coronavirus ha o avrà un impatto sul proprio reddito familiare. In Italia lo afferma l’82% dei cittadini, rispetto al 76% in Canada, al 74% negli Stati Uniti, al 70% in Gran Bretagna, al 65% in Giappone e Francia e al 58% in Germania.
  • Tuttavia, tre persone su dieci non si aspettano che il coronavirus abbia un impatto finanziario su di loro personalmente. Questo dato è più alto tra le persone in Germania (46%), Giappone (35%) e Francia (34%). In Italia è solo il 16%.

Fonte di notizie considerata più affidabile

la Televisione è considerata la fonte (più affidabile) e in grado di fornire le informazioni più attendibili sul coronavirus in Italia (37%), Francia (33%), Germania (31%), Giappone (46%) e Gran Bretagna (28%).

Percezioni sull’efficacia del Governo e sulla cooperazione internazionale

Lo stato dove l’opinione pubblica approva maggiormente le azioni intraprese dal Governo è l’Italia, dove l’impatto del virus sulla salute dei cittadini è attualmente il più pesante. Il 76% dei cittadini in Italia afferma di approvare la risposta del proprio Governo alla pandemia (molto o abbastanza).

Alla domanda sulla cooperazione tra paesi in tutto il mondo per fronteggiare la pandemia, il 71% delle persone in Canada la considera molto o abbastanza buona, rispetto al 65% negli Stati Uniti, al 62% in Gran Bretagna, al 54% in Francia, al 45% in Germania e il 37% in Italia e Giappone.

Impatto percepito sul funzionamento e la reazione dei servizi pubblici

I cittadini di Canada, Germania e Gran Bretagna sono più propensi a pensare che i servizi pubblici nel loro paese siano pronti a far fronte all’epidemia e alle sue conseguenze. In Francia sono i più scettici:

  • Il 65% in Canada afferma che il servizio pubblico è preparato molto/abbastanza bene
  • 57% in GB
  • 56% in Germania
  • 47% negli Stati Uniti
  • 44% in Italia
  • 43% in Giappone
  • 33% in Francia

Azioni personali intraprese ed efficacia della risposta al coronavirus

  • Il 68% delle persone afferma di aver iniziato a tenere le distanze, niente strette di mano.La percentuale è più alta in Canada (88%) e in Italia (85%) e più bassa in Giappone (28%);
  • Il 27% delle persone afferma di aver iniziato a indossare una maschera. La percentuale è più alta in Giappone (65%) e in Italia (62%).