L’annuale ricerca dell’Osservatorio Confimprese Retail Real Estate, realizzata da Reno in esclusiva per Confimprese, sull’andamento dei centri commerciali in Italia evidenzia una situazione ancora in divenire. Non è bastato attendere il 2021 per determinare le conseguenze della crisi generata dalla pandemia su investimenti e sviluppo del settore. I tempi si allungano ma non mancano segnali di ripresa.
Il database Reno relativo alle strutture commerciali – centri commerciali, parchi commerciali e factory outlet center – conta 1.309 unità a ottobre 2021. I centri commerciali sono 996, frutto di un saldo neutro tra aperture e chiusure e dell’inserimento in database di 7 strutture di piccole dimensioni pre-esistenti, che escono dall’anonimato per entrare nel mirino dello sviluppo di retailer strutturati.
Il piano delle aperture 2021-2023 prevede 3 ampliamenti nel 2022, di cui 2 posticipati dal piano 2021 e 10 nuove aperture. Queste ultime sono il risultato di un’apertura prevista entro fine anno, un’apertura a piano nel 2021 ma posticipata al 2022 e di 8 progetti di cui è prevista l’apertura tra il 2022 e il 2023. Da sottolineare che il 40% delle nuove aperture a piano entro il 2023 sono nella città metropolitana di Milano.
La ristorazione dichiara di puntare sullo sviluppo di punti vendita nelle aree urbane di prossimità e sulla rivisitazione degli spazi prevedendo l’ampliamento dei dehor, ritenuto il principale strumento di sviluppo dal 59% dei retailer. Il 56%, inoltre, ritiene fondamentale la creazione di aree dedicate a delivery/take away.
Il 58% del retail (food e non food) dichiara che si focalizzerà, invece, sullo sviluppo di nuovi negozi all’interno dei centri commerciali. Quasi la totalità (92%) ritiene che la funzione principale dei negozi sarà quella di garantire la fruizione di experience, il 67% indica la disponibilità di servizi in store come principale leva per riportare i clienti in negozio.