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Carlo Noseda per Matteo Renzi alla #Leopolda13. “Quando abbiamo aperto la M&C Saatchi abbiamo scelto di essere semplici”

In occasione della Leopolda 2013, convention che si è svolta a Firenze dal 25 al 27 ottobre organizzata da Matteo Renzi, sindaco del capoluogo toscano, nonché candidato alle primarie del PD, sabato 26 ottobre è intervenuto anche Carlo Noseda, managing partner M&C Saatchi (foto a fianco nello schermo). Riportiamo qui di seguito il suo speech.

“La semplicità è insita nella natura dell’uomo. Nasciamo semplici. Guardate i bambini come sono puri e diretti nel fare e dire le cose.
Poi crescendo ci inventiamo regole che piano piano ci immobilizzano. Ci impediscono di fare. 
Chi è il nemico numero uno della semplicità? La complessità, che è forse la più grande forma di anti democrazia che vive la società moderna. 
Vi porto un esempio a me molto vicino. Tre anni fa io e i miei attuali soci, ci siamo guardati e ci siamo detti qui il mercato della pubblicità è un disastro.
Cosa facciamo, aspettiamo un intervento divino o facciamo qualcosa? 

La risposta è stata: ‘O cambiamo noi qualcosa o nulla cambierà per noi’.

Abbiamo deciso di creare un modo di lavorare radicalmente diverso e di aprire quindi una nuova agenzia. La M&C Saatchi Italia. 
Ma come cambiare e sulla base di cosa? Certo avevamo molte idee ma serviva un approccio. 
Il mondo si è complicato enormemente. Oggi è molto più difficile affrontarlo. Pensate alle migliaia di stimoli che riceviamo ogni giorno da tutti i canali di comunicazione che ci circondano.
Abbiamo scelto quindi di essere semplici.
Siamo partiti in cinque e oggi siamo sessanta e sin dal primo giorno sulle pareti del nostro ufficio abbiamo scritto due frasi:
La prima di un matematico del 1600, Pascalche iniziò una lettera indirizzata ad un amico con ‘mi scuso se questa lettera è troppo lunga ma non ho avuto tempo per essere breve’.
La seconda di Einstein: ‘se non riesci a spiegarlo ad un bambino di sei anni, forse è perché anche a te non è molto chiaro’.
E’ quindi difficile essere semplici. Serve quella che noi chiamiamo ‘The Brutal Simplicity of Thought’.
 
La semplicità è più che una banale disciplina è un vero e proprio esame. Costringe all’esattezza o ti annienta.

Si sente dire che questa ricerca della semplicità sia un insulto all’intelligenza del pubblico, o che lo tratti da idiota. Al contrario, è un segno di rispetto nei confronti dell’ascoltatore.

Il mondo è sempre a corto di tempo, perciò la sintesi è una forma di ‘buone maniere’.

Tutto questo ci aiuta sempre a ricordare che mai come oggi c’è bisogno di semplicità. Soprattutto in un paese come l’Italia.

Grazie alla semplicità nulla è impossibile. 

Se avete figli, non fate loro dimenticare, crescendo, di restare semplici”.