‘Mutonia Milano’ è una mostra gratuita che ha voluto rappresentare il filo conduttore di Miart 2024, ossia ‘No time no space’, invitando a oltrepassare i confini spaziali e temporali della realtà. In questo senso il riutilizzo creativo diventa la soluzione ideale per estendere la vita della materia, che fuoriesce dallo spazio e dal tempo per cui era stata modellata e diventa un’opera d’arte pensata per affascinare e far riflettere lo spettatore.
L’esposizione, che ha inaugurato lo scorso giovedì e chiuderà come anticipato nel titolo questo giovedì 18 aprile, è curata da Lyle Rowell ‘Doghead’, Debs Wrekon e Lucia Lupan, tre artisti appartenenti al collettivo Mutoid Waste Company, fondato a Londra a metà degli anni ‘80 e successivamente trasferitosi a Santarcangelo di Romagna, divenuto famoso per la produzione di gigantesche opere cyberpunk chiamate appunto ‘Mutoidi’. Il nome del gruppo si ispira ad una serie tv britannica in cui i Mutoids erano esseri umani ricondizionati privi di personalità, un universo che ha influenzato la produzione di sculture originali e scenografiche utilizzate in performance ed esposizioni riconosciute e apprezzate a livello internazionale.
Ne parliamo con Lorenzo Fabbri, Ceo JUNGLE, e Andrea di Castri, Co-Founder ed Ecd COOKIES AGENCY, allargando al tema della proficua collaborazione tra agenzie complementari, che quando si uniscono sanno creare processi a 360°. Dalla strategia, insight e concept creativo alla messa a terra.