Si è svolto oggi a Milano il tradizionale appuntamento UPA, per quest’anno all’insegna delle rigenerazioni. Ovvero, con il sottotitolo ‘Da una crisi epocale si esce solo attraverso una nuova forma di energia’.
E proprio questo concetto ha fatto da fil rouge all’incontro, mettendo al centro la parola ‘rigenerazione’, cioè ‘geni e azioni’, esprimendo la necessità di mettere in campo azioni concrete più vicine al nostro essere.
Dunque via alle infrastrutture che abbiamo costruito negli ultimi 10 anni, rifondando anche il marketing, la comunicazione e i media all’insegna della trasparenza, chiarezza e responsabilità.
E anche alla creatività, che rimane fondamentale, si chiede di mettere un freno alle eccessive fantasticherie a favore di un ritorno al basic .
Con un mercato in fermento e un’inflazione, stando alle stime UPA, che chiuderà il 2022 a +10%. “Il mercato degli investimenti pubblicitari chiuderà l’anno poco sotto lo zero, a -1%. Nonostante gli effetti combinati di pandemia, crisi di fiducia dei consumatori – diminuita di 14 punti percentuali dall’inizio dell’anno -, incertezza per il prolungarsi della guerra, fenomeni inflattivi e caro energia, si tratta di un dato che sa di stabilità e buona capacità di resistenza e terrà il mercato sopra gli 8 miliardi. Il nostro settore ha reagito, ha fatto muro con la stabilità”, ha commentato in apertura il Presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi. “La tentazione sarebbe di tagliare gli investimenti in comunicazione. Ma le aziende hanno capito che l’adv non può essere un costo variabile, ma al contrario fisso. Pena l’indebolimento della marca sul lungo periodo e difficile da recuperare”, ha aggiunto.
La vera incognita è il 2023, quando tutti i nodi verranno al pettine.
Da qui 2 proposte che UPA intende fare al Governo: un bonus fiscale per gli investimenti pubblicitari sui media e l’abbattimento dell’IVA su duecento prodotti di prima necessità fino a tutto il 2023.
Sul fronte degli investimenti in comunicazione, ad oggi sono penalizzati auto e alimentari mentre in positivo ci sono i prodotti per la cura della persona, media online, Gdo, abbigliamento. Per quanto riguarda i mezzi la Tv tiene, Radio, Digital e OOH crescono.
Soddisfazione poi per l’accordo trovato tra i soci delle attuali ricerche ufficiali sulle audience televisive, digitali e sulla lettura della stampa (Audipress, Audiweb e Auditel), che punta a ridisegnare il sistema delle ricerche. All’importanza della total audience per gli editori che hanno investito molto per offrire un’esperienza dei propri contenuti multi-device, si potrà affiancare l’importanza della total campaign per le aziende che sugli stessi editori investono per dare un futuro alle loro marche. Ricordando infine che l’ingresso di Google in IAP ha segnato un passo molto importante per gli investitori.