Il tasso di successo delle grandi trasformazioni aziendali più che raddoppia (2,6x) quando le persone vengono messe al centro di ogni decisione e sullo stesso livello della tecnologia e dei processi. È quanto emerge dallo studio Transformative Leadership, realizzato da EY e Università di Oxford – intervistando oltre 2000 persone tra senior leader, top manager e dipendenti di grandi aziende, operative in 23 paesi del mondo – per indagare come le aziende si relazionino alla trasformazione. Un contesto reso ancor più dinamico dall’impatto che la Gen Z – una generazione che vede e interagisce con il mondo in modo molto diverso rispetto alle precedenti – sta avendo su tutti gli aspetti della società, dalla cultura ai valori, fino ad arrivare ai consumi, costringendo le aziende a trasformare sé stesse e le proprie strategie industriali e di comunicazione.
Partendo da queste considerazioni, EY Italia ha realizzato il nuovo EY wavespace di Milano: un laboratorio di trasformazione immersiva di 800 mq nel cuore di Milano, realizzato con il supporto dell’ExperienceLab dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dello studio DEGW, brand del Gruppo Lombardini22.
La struttura è concepita come un percorso dove decostruire le proprie certezze e accelerare la creazione di nuove strategie trasformative che – partendo dagli archetipi e avendo la tecnologia come abilitatore – prendano in analisi anche la visione della Gen Z.
Il percorso – sviluppato da un team EY di architetti, psicologi e consulenti – è associato concettualmente ai 4 elementi della natura (terra, aria, acqua e fuoco) che simboleggiano gli archetipi primordiali connessi alle persone ed è composto da 8 ambienti interconnessi, ciascuno caratterizzato da una propria identità architettonica e percettiva. Gli ambienti – alla cui messa in opera hanno partecipato anche le maestranze del Teatro alla Scala – generano un’attivazione da parte dell’utente che gli consente di mettere in discussione le proprie consapevolezze e progettare esperienze trasformative che supportino un’innovazione incentrata sulle persone.
Andrea D’Acunto, People Advisory Services leader EY in Italia, spiega nella nota: “Ogni ambiente di EY wavespace Milano è studiato per fare in modo che spazi, tecnologie immersive, metodologie, modalità di lavoro e contenuti amplifichino l’esperienza di business transformation, non solo in termini di velocità ed efficacia, ma anche dal punto di vista cognitivo ed emotivo, potenziando il mindset e i valori necessari al successo della trasformazione. Ogni trasformazione, infatti, deve essere fatta guardando al futuro, inteso come tecnologia da scoprire e fare propria; come sostenibilità da concretizzare e rendere alleata; ma il futuro è fatto soprattutto di persone: lavoratori, consumatori e cittadini e che costituiscono la sfida più avvincente. L’EY wavespace di Milano nasce per fornire ai propri utenti gli strumenti per prevedere e governare il futuro”.
Strategia industriale e posizionamento di brand, futuro del lavoro e trasformazione digitale, nuovi modelli di consumo e sostenibilità saranno alcune delle attività di cui si occuperà l’EY wavespace, dove un team multidisciplinare lavorerà al fianco di aziende e istituzioni.
L’EY wavespace fa parte di una rete di centri di sperimentazione specializzati in nuove tecnologie e interattivi, presenti in tutto il mondo (49 a livello globale) che condividono metodologia e piattaforme. A livello italiano, il nuovo EY wavespace di Milano è nato rivoluzionando il concept lanciato nel 2018 e capitalizzando l’esperienza del wavespace di Roma (che dal 2020 ha ospitato oltre 300 clienti focalizzandosi sulle neuroscienze applicate, in collaborazione con la Sapienza).