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(#9) Dall’analisi del sentiment alla creazione di contenuti: l’AI al servizio dei social media manager. E la vera rivoluzione sta arrivando sotto forma di Virtual Influencer

GIUSEPPE MAYER
GIUSEPPE MAYER
di Giuseppe Mayer

Nel mondo iperconnesso di oggi, i social media sono diventati il fulcro delle strategie di marketing moderne. Con oltre 4,76 miliardi di utenti attivi, queste piattaforme offrono alle aziende un’opportunità senza precedenti di raggiungere il proprio pubblico di riferimento. Ma anche in questo panorama digitale in continua evoluzione, l’Intelligenza Artificiale sta emergendo come il game-changer, ridefinendo le regole del gioco nel social media marketing.

Ovviamente l’AI non è una new entry in questo mondo; in realtà, è stata parte integrante delle piattaforme social per anni, lavorando dietro le quinte per personalizzare l’esperienza degli utenti. Dagli algoritmi che curano i feed ai chatbot che offrono assistenza clienti 24/7, l’AI ha silenziosamente rivoluzionato il modo in cui i brand interagiscono con i loro follower.

Ma con l’avvento dell’AI generativa, le possibilità si sono ampliate esponenzialmente. Questa tecnologia sta potenziando ogni aspetto del social media marketing, dalla creazione di contenuti alla targettizzazione degli annunci, fino all’analisi delle performance. I brand possono ora creare post accattivanti, storie coinvolgenti e persino video, tutto con l’aiuto dell’AI. Questo non solo risparmia tempo e risorse, ma assicura anche che il contenuto sia ottimizzato per il target di riferimento.

Ma l’AI non si ferma qui. Sta anche trasformando il panorama dell’influencer marketing. Con strumenti di analisi basati sull’AI, i brand possono identificare gli influencer più rilevanti per il loro pubblico, analizzare l’autenticità del loro engagement e persino prevedere il ROI delle collaborazioni. Questo livello di insights data-driven sta rendendo le partnership tra brand e influencer più strategiche che mai.

Tuttavia, la vera rivoluzione sta arrivando sotto forma di Virtual Influencer. Questi avatar digitali, come la famosa Lil Miquela, stanno sfidando le nozioni tradizionali di autenticità e influenza. Creati e controllati interamente dai brand, offrono un nuovo livello di controllo sulla messaggistica e sull’immagine. Ma sollevano anche interrogativi su trasparenza ed etica.

Mentre i brand e i creator navigano in questo nuovo territorio, una cosa è certa: l’AI è qui per restare. Ma per avere successo, i brand devono trovare un equilibrio tra l’efficienza data dall’AI e il tocco umano che i consumatori desiderano. Devono usare l’AI per potenziare, non per sostituire, la creatività e l’empatia umana. Solo allora potranno sbloccare il vero potenziale dell’AI nel social media marketing.

Insomma l’AI sta ridisegnando il panorama del marketing anche sui social media, offrendo ai brand e agli influencer strumenti potenti per connettersi con il loro pubblico come mai prima d’ora.