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Casta Diva Group: torniamo a parlare di business. Finita la fase ‘unsexy’ delle vicende giudiziarie guardiamo al futuro. Siamo un Gruppo industriale internazionale aperti alla creatività di contenuti propri. Che valgono oggi, a 4 mio, il 15% dei 33 di fatturato (+36% su 2017), con il restante 85% che va per il 40% agli spot, il resto agli eventi

Andrea De Micheli, Presidente e AD Casta Diva Group

E’ quanto dichiarato ieri, in una colazione milanese organizzata per la stampa, dal presidente operativo Andrea De Micheli, volendo in qualche modo segnare il punto e a capo dopo la frattura con Luca Oddo e le relative vicende giudiziarie.

“Soci da 18 anni, amici da 22, un fratello. Però succede, differenza di visioni”, è il commento di De Micheli, che ovviamente non entra nel merito, se non per definire il nuovo assetto del Gruppo e le nuove prospettive.

C’è un nuovo Consiglio di Amministrazione composto da 5 membri, su proposta dell’azionista Reload che detiene il 36,61% delle azioni (tre su cinque hanno dichiarato la loro indipendenza. I requisiti di indipendenza secondo l’art. 148 del TUF saranno confermati dopo che il Consiglio avrà fatto le opportune verifiche di sussistenza dei requisiti stessi).

Oltre ad Andrea De Micheli, con la carica di Presidente operativo, il Vice presidente Gianluca Rossi (dottore commercialista e revisore legale, specializzato in materie societarie e contrattualistiche, nazionali ed internazionali, e i consiglieri indipendenti Pietro (Piero) Candela (responsabile dello sviluppo del mercato italiano per Alipay), Vittorio Meloni (Direttore generale di Upa, dal 2005 al 2017 è stato Direttore Centrale Relazioni Esterne di Intesa Sanpaolo), Francesco Savelli (Dottore commercialista e Revisore contabile, dal 2013 è stato direttore generale della media company Lux Vide. E’ anche Amministratore Unico della società controllata Film Factory – Servizi di post produzione e di gestione dei teatri di posa).

In quanto al business, l’obiettivo è la crescita. Puntando sulle tre aree della mission del gruppo. A partire dalla creatività di contenuti propri (300 i concerti Blue Note realizzati, 100 gli eventi Blue Note Off). Sul fronte eventi, si continua a guardare al mercato delle acquisizioni. Dopo Mete Travel e G.2 Eventi, potrebbe essere la volta di una società francese specializzata in ‘top star’.

Ricordando la vittoria della gara  di Poste Italiane e il pitch ancora in via di definizione per un Festival a Dubai, dove la sede aperta di recente presidierà anche le opportunità Expo. Senza dimenticare il credo nell’ambito degli eventi sportivi, di recente inaugurati con le Universiadi. Infine, la casa di produzione, con gli spot a parlare delle ottime perfomance del mercato italiano (si è raddoppiato il fatturato) e turco (complice la svalutazione della lira).