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Accordo interassociativo tra 100 autori e AIR3 per il futuro dell’audiovisivo italiano

Luca Lucini

L’Associazione 100AUTORI, che rappresenta in Italia la più grande tra le associazioni autoriali del settore audiovisivo, ha approvato l’accordo interassociativo con AIR3 – Associazione
Italiana Registi, formalizzato la scorsa primavera.

Questo accordo, che entrerà in vigore a partire da gennaio 2025, mira a rafforzare il potenziale creativo, sociale e commerciale dei registi italiani operanti nell’industria audiovisiva.

L’annuncio è stato dato in occasione del panel ‘Report Stati Generali del Cinema Indipendente’, in
occasione della Festa del Cinema di Roma. L’obiettivo dell’accordo è favorire azioni concrete per migliorare la condizione lavorativa e le opportunità di crescita per i registi italiani.

Gli obiettivi da raggiungere

Lo scorso giugno è stato pubblicato un sondaggio, che ha coinvolto oltre 700 autori iscritti a 100autori, ANAC e WGI – 430 sceneggiatori, e 278 registi. Anche AIR3 ha partecipato a questo studio. Attualmente, il panorama dei registi associati (AIR3 + 100autori) conta circa 450 registi professionisti. Luca Lucini, Presidente AIR3, commenta nella nota: “Dopo anni di dialogo e lavoro tra le due parti, questo accordo consentirà a tutti i registi del settore audiovisivo di unirsi insieme per trovare la forza necessaria a condurre battaglie di categoria non più rinviabili. Abbiamo molti obiettivi da raggiungere, tra cui:

-la tutela della libertà artistica,
-la gestione delle sfide legate all’intelligenza artificiale,
-la contrattazione collettiva,
-l’equilibrio di genere,
-e la salvaguardia degli investimenti nel cinema, inclusa la tutela del tax credit.”

Francesca Comencini, Presidente dei 100AUTORI, aggiunge: “Questo è un momento in cui l’unione è importantissima, aldilà di ogni personalismo e anche di legittime differenze, è un momento in cui tessere unità, con ostinazione, caparbietà, ascolto e umiltà. E’ molto importante, e ciò sta avvenendo non solo tra A.I.R. 3 Associazione Italiana Registi, ma anche con le altre associazioni di autori e autrici, ANAC, WGI e AIDAC. Insieme, senza bisogno di prevalere, possiamo portare il nostro impegno, cuore di un comparto che grazie al nostro lavoro genera un indotto gigantesco, ad essere
riconosciuto come centrale, e a essere rispettato come merita”.