È online la terza puntata di Fast Casual, il podcast realizzato da PODCASTORY in collaborazione con Appetite for Disruption, think tank dedicato alla ristorazione commerciale innovativa.
Ospite della puntata è Andrea Torassa, Fondatore di Maiora Solutions, che presenta Resmart, software basato su algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning dedicato all’ottimizzazione dei risultati delle aziende del settore food.
Dopo il completamento del Master in Management a Londra e Parigi, Andrea Torassa entra a far parte del team di Pricing e Revenue Management di Costa Crociere, in seguito, ricopre un ruolo manageriale all’interno di Carnival, la corporation che possiede Costa Crociere. Nel 2017, con Emilio Zunino, fonda Maiora Solutions, start up innovativa con una forte esperienza nell’analisi e nella gestione di dati applicarti al pricing, revenue management e pianificazione commerciale.
Insieme al team di Maiora Solutions crea Resmart, un software basato su algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning che ha come obiettivi la massimizzazione dei ricavi aziendali, la riduzione dello spreco alimentare e l’ottimizzazione dell’esperienza cliente nel settore della ristorazione e del Food Service.
L’algoritmo raccoglie e unisce dati di mercato, di vendita e di costi dell’azienda a dati esterni come meteo, grandi eventi, mobilità e contesti urbani che influenzano e condizionano il consumatore nella scelta di muoversi per raggiungere il punto vendita o consumare cibo a casa. L’analisi dei dati consente di suggerire in tempo reale menù, prezzi e promozioni per una migliore gestione commerciale e un migliore impatto sui clienti.
I costi per i ristoratori sono aumentati e le piattaforme di delivery aumentano le percentuali sui ricavi dei ristoranti, per questo è importante lavorare sul cliente e sul singolo euro di ogni cliente. I Big Data diventano quindi fondamentali anche nella ristorazione commerciale poiché in grado di fornire acitonable insights.
Aspetti come delivery, robotica e digitalizzazione guidano l’incremento straordinario del Food Tech in Europa, In Italia questo settore è culla di tante idee innovative ma il Food Service ha i riflettori puntati maggiormente sul Delivery, accelerato dalla pandemia e meno sulla tecnologia avanzata per l’analisi delle preferenze del consumatore e di ciò che il ristorante può offrire.
“All’estero diverse realtà consolidate hanno già affrontato round di finanziamenti per individuare le reali tendenze, in Italia il tessuto del Food Service è composto da operatori ancora troppo piccoli e poco attrezzati per l’analisi dei dati. La difficoltà di fare sistema, caratteristica accentuata nel nostro paese, impedisce alle tante start up innovative di emergere. Ancora troppe le idee interessanti che non trovano riscontro da parte degli operatori”, dichiara nella nota Andrea Torassa.
