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Lucky Red entra nel mondo del podcast in partnership con Amazon Music. Per ‘Quattro Fontane’ anche un futuro di tv e cinema

Lucky Red - Amazon

di Maurizio Ermisino

Ci ha fatto sognare per anni con i film bellissimi che ha prodotto o portato in Italia. Ora Lucky Red promette di affabularci con i suoi nuovi podcast. Sono stati infatti presentati oggi a Roma, al cinema Quattro Fontane, i podcast targati Lucky Red, in collaborazione con Amazon Music, un connubio che unisce la trentennale esperienza di Lucky Red nel raccontare grandi storie attraverso film e serie tv con quella di streaming service di Amazon Music. Quello dei podcast è un mondo affascinante e in grande ascesa.

“I podcast sono seguiti da 16 milioni di ascoltatori e da un target 16-44, un target molto interessante e difficile da raggiungere”, ha spiegato Mattia Guerra di Lucky Red. “Con Amazon Music abbiamo un accordo di esclusiva per 2 settimane, in cui i podcast saranno distribuiti solo su Amazon Music. Dopo due settimane saranno disponibili sulle altre piattaforme”.

Tutti gli episodi dei singoli podcast saranno disponibili quindi in esclusiva su Amazon Music da oggi e dal 13 ottobre anche su tutti servizi streaming di podcast. Quanto alla diffusione dei podcast, “al momento sono previsti solo per il mercato italiano, sono storie italiane per il mercato italiano”, ha concluso Guerra.

Ma l’idea affascinante è che queste storie su cui lavora Lucky Red in futuro possano diventare dei film o delle serie tv. Ma andiamo a vedere che cosa troveremo in questi podcast.

Picciotti – La mafia raccontata da Lirio Abbate

Picciotti – La mafia raccontata da Lirio Abbate parla di uno dei cancri del nostro Paese. “Come immaginiamo, il modo in cui viene raccontata la mafia non è cambiato”, spiega Abbate. “È rimasto agli stereotipi de Il padrino. Abbiamo pensato di raccontarla grazie alla testimonianza di persone che hanno vissuto l’arco narrativo de I picciotti, che è quello dei corleonesi, da Salvatore Riina a Matteo Messina Denaro. La storia è raccontata da testimoni oculari, chi l’ha combattuta, chi l’ha vissuta anche da dentro”.

Storyboard, dietro le quinte del cinema

In Storyboard, dietro le quinte del cinema, Gabriele Niola ci porta dentro le storie del cinema, dietro le quinte della lavorazione di grandi film che tutti conosciamo. Si tratta di film che hanno una storia produttiva particolare. Non perdetevi la puntata su Qualcuno volò sul nido del cuculo, che racconta di un padre e di un figlio, Kirk Douglas e Michael Douglas, di un regista polacco, Milos Forman, e della cortina di ferro che divideva il mondo occidentale dall’est europeo.

Maestri dell’inganno

Quelle di Maestri dell’inganno, raccontate da Valerio Bergesio, sono storie vere, anche se sembra impossibile che siano accadute. “Partiamo da fatti reali, veri, ma abbiamo cercato di dare un imprinting cinematografico”, spiega Bergesio. “Sono storie sul tipo di The Wolf Of Wall Street, storie esageratamente vere, che uno scrittore farebbe fatica a immaginare. Storie che vanno al di là dell’immaginazione, e sta a noi cercare una chiave di lettura”. Da non perdere la storia di quei tre ragazzi in vacanza che provarono a rifare le famose facce di Modigliani, che furono poi gettate in un fiume, ripescate e… immediatamente autenticate. “È una storia che parla della post verità”, commenta Bergesio. “Non è vero ciò che è verificato dai fatti, ma quello che ci appare come vero”.

Bad Girls – Da vittime a carnefici

Bad Girls – Da vittime a carnefici, il romanzo di Antonella Bolelli Ferrera, è diventato un podcast narrato da Isabella Ferrari. “Siamo abituati a parlare di donne che subiscono violenza dagli uomini”, spiega l’autrice. “Queste sono storie diverse, storie vere, che ho incontrato in carcere. Sono donne accusate di reati gravissimi, come omicidio o stalking. Conoscendole, venendo a contatto diretto con loro, ho scoperto che avevano un passato di vittime e avevano una certa ritrosia a raccontarlo. Sono donne che hanno subito cose indicibili. Non avevano invece paura a dire quello che avevano fatto. Nascono vittime e finiscono giustiziere. Di solito la donna soccombe, a volte diventa carnefice. E non sempre del proprio aguzzino. Sono storie che provengono da tutti gli ambienti, anche ambienti borghesi, dal nord al sud, di tutte le età”.

Diario da un esorcismo raccontato da Marco Bocci

Diario da un esorcismo, con Marco Bocci, è ispirato ad autentici diari compilati da uno psichiatra a metà degli anni Settanta. “Vengono da alcuni diari, che poi sono starti riscritti”, ci spiega Bocci. “La cosa sconvolgente è che quando ho cominciato a parlare di questo progetto pensavo che fosse puro intrattenimento: è un tema in cui c’è stata tanta ispirazione cinematografica. Come ho cominciato a leggere, mi raccontavano che non erano cose che servivano a far passare tempo agli appassionati del genere. Erano fatti realmente accaduti e spesso documentati, filmati. Mentre leggevo ho cominciato ad essere suggestionato. Ero molto spaventato. L’approccio è quello di uno psichiatra, un dottore, che ha un aspetto molto razionale. Fino a quando non si rende conto che ci sono delle domande alle quali non riesce a dare una risposta”.

Le regole del venerabile: Francesco Montanari racconta Licio Gelli

Le regole del venerabile è “la storia del tutto autentica, tranne le parti in cui è menzognera” di Licio Gelli, il capo della loggia P2, attraverso le parole di Francesco Montanari. “È la storia di Licio Gelli, una figura ambigua del nostro panorama nero”, spiega l’attore. “Il centro è lui, il grande venerabile che da anziano racconta tutte le tappe di un’Italia che si sta trasformando. Ha una grande capacità, una capacità manipolatoria. Se fosse anche tutto inventato sarebbe una grande storia da ascoltare. Siamo partiti dal romanzo l’Italia occulta. Da venditore di materassi Gelli diventa l’uomo occulto dello Stato italiano. Forse perché è stato un grande venditore avrà detto: se riesco a vendere dei materassi a una persona x, forse riesco a vendere un sogno a un uomo politico”.

Refuge. Chiara Francini ci racconta storie dal mondo LGBT

Con Refuge Chiara Francini ci conduce tra le storie dell’associazione Refuge LGBT, che in questi anni ha aiutato 350mila persone. “Nel 2016 abbiamo attivato una casa famiglia che si chiama Refuge”, ha spiegato un portavoce dell’associazione. “Abbiamo voluto raccontare storie che per noi sono quotidiane ma che per tanti forse non lo sono. Abbiamo preso tutto lo spettro d’Italia, famiglie borghesi, popolari, anche mafiosi: in molti casi le reazioni sono simili. Il mafioso si comporta come il direttore di banca. La discriminazione spesso parte in famiglia”.

Fontecupa: il delitto di Serena Mollicone

Massimiliano Griner ricostruisce l’indagine del delitto di Serena Mollicone in Fontecupa. “È una storia di provincia che ha avuto un’eco nazionale”, spiega l’autore. “Rappresenta tutto quello che ci aspettiamo di trovare in un caso di cronaca nera. In Fontecupa era presente un caso alla Making a Murderer (una serie americana, ndr). Era stato accusato un carrozziere, che poi fu assolto. Poi si puntò l’attenzione su una caserma dei carabinieri, con un suicidio di un carabiniere. E, come sapete, un’intera famiglia è stata assolta. È una storia che non ha ancora un responsabile e tutti erano convinti di sapere chi lo fosse”.

Zodiac e il Mostro di Firenze: la teoria dell’acqua

Ma tra tutte la storia più affascinante è quella che legherebbe il mostro di Firenze a Zodiac, il famoso killer raccontato da Zodiac di David Fincher e da Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! Quali sono le connessioni tra i due serial killer? Ne parla Luca Ward in Zodiac e il Mostro di Firenze: la teoria dell’acqua. Gli autori Giovanni Boscolo, Emanuele Cava e Matteo Billi hanno lavorato in collaborazione con Francesco Amicone, il giornalista che ha elaborato questa curiosa teoria. “L’idea che il mostro di Firenze e Zodiac siano la stessa persona, raccontata in due battute, fa sorridere: sembra una sceneggiatura di un B Movie”, raccontano gli autori. “Quando si ascolta l’inchiesta lunga e accurata fatta da Francesco Amicone, il sorriso cambia. Ci sono tante cose che non si erano considerate. E alla fine si arriva a pensare che sia un’ipotesi credibile. E che potrebbe essere il cinema che possa aver ispirato i serial killer, invece che il contrario”.

Giacinto e Gigolò per caso: raccontano Edoardo Leo e Asia Argento

Edoardo Leo ci accompagna alla scoperta della vita e delle battaglie di Marco Pannella con Giacinto e Asia Argento parla della nuova sessualità degli italiani attraverso un racconto divertente e leggero partendo dall’attesissima serie di Prime Video Gigolò per caso. Ma ci saranno anche, tra documenti e testimonianze, le incredibili verità su Ludwig – Gli eredi del nazismo, con Laura Antonella Carli e Nicolò Tabarelli.