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Galleria Campari e la Scuola Holden di Torino presentano ‘Fil Rouge’, una rivisitazione in chiave contemporanea de ‘Il Cantastorie di Campari’

Galleria Campari presenta ‘Fil Rouge’, la web app di 14 pillole audio realizzate da sedici brillanti studenti del secondo anno del College Story Design della Scuola Holden di Torino in occasione del ciclo di workshop ‘Racconti di impresa’ (2020-2021), tenuto dalla docente Elisa Fulco.

Si tratta di 14 storie per 14 fermate della Linea Rossa della Metropolitana di Milano, quelle che collegano Galleria Campari, il museo aziendale di Campari situato a Sesto San Giovanni, al Camparino in Galleria, lo storico caffè fondato nel 1915 da Davide Campari in Galleria Vittorio Emanuele II, nel cuore di Milano.

L’insieme delle storie copre la durata del tragitto, da qui il nome del progetto ‘Fil Rouge’ – o, in italiano, Filo Rosso – a ricreare l’ambientazione metropolitana e ricordare il celebre manifesto Campari di Bruno Munari ideato in occasione dell’inaugurazione della prima linea metropolitana di Milano nel 1964.

Scritte in versi e in prosa, dal sapore quotidiano e lo stile contemporaneo, le pillole audio rappresentano la versione moderna de ‘Il Cantastorie di Campari’, il visionario e innovativo progetto di comunicazione pubblicato in 5 diversi volumi dal 1927 al 1932. Voluto fortemente da Davide Campari, ‘Il Cantastorie’ nasceva dalla volontà di raggiungere il pubblico con uno strumento di comunicazione innovativo, promuovendo i prodotti Campari attraverso la raffinata poesia di Renato Simoni e le illustrazioni di Sergio Tofano, Bruno Munari, Primo Sinòpico e Ugo Mochi.

Insieme alla web app, accessibile in doppia lingua attraverso un QR Code, Galleria Campari ha prodotto anche un agile volumetto di supporto all’ascolto delle pillole audio. Il libretto tascabile, disponibile in Galleria Campari e al Camparino in Galleria, raccoglie al suo interno tutti i testi e le immagini delle opere raccontate.

A ispirare il progetto è proprio l’opera icona del brand, lo ‘Spiritello’il manifesto realizzata nel 1921 dall’artista Leonetto Cappiello, recentemente celebrato nella mostra Spiritello 100 di Galleria Campari – personaggio a metà tra il saltimbanco e il giullare, che suggerisce il recupero della tradizione orale, dando voce all’essenza del marchio in chiave contemporanea.