WeWorld sta portando avanti una battaglia molto importante per i diritti di tutte le donne (e non solo): chiedere al Parlamento di abbassare l’IVA sugli assorbenti – la cosiddetta Tampon Tax – dal 22% al 5%. Non è infatti più tollerabile che un bene di prima necessità per almeno il 50% della popolazione sia considerato dallo Stato un bene di lusso.
È nell’interesse di tutti, non solo delle donne, che questa stortura venga raddrizzata, e per questo il 5 novembre è partita una petizione che l’organizzazione chiede di firmare.
Per coinvolgere un’audience così ampia, l’agenzia Cookies & Partners ha sviluppato due campagne digital che procederanno parallelamente, giocando su due concetti diversi, ma entrambi molto rilevanti: il costo degli assorbenti che ‘ci stanno prosciugando’ e il dolore causato dalla tassa, ben più insopportabile dei dolori mestruali.
Questi due concept hanno dato vita a una campagna più istituzionale, con il claim ‘L’IVA sugli assorbenti ci sta prosciugando’, e una più corale dove si chiederà a diverse influencer di fotografarsi ognuna con un cartello che gioca sul parallelismo tra i propri dolori del ciclo e quelli che riguardano tutti, ovvero il 22% di IVA.
Il grido è comune a entrambe le strade: #FermaLaTamponTax.
“Chiederemo al Parlamento di abbassare l’IVA sugli assorbenti dal 22% al 5% perché crediamo sia una discriminazione economica che in questo momento storico, durante il quale le donne sono le più colpite dalla pandemia, è ancora più insopportabile”: dichiara nella nota Greta Nicolini, Responsabile Ufficio Stampa di WeWorld. “In Italia gli assorbenti sono considerati beni di lusso e la Tampon Tax rappresenta una vera e propria forma di violenza economica che colpisce le donne. A oggi, in tutto l’Occidente, il nostro Paese è uno tra i pochi a non essere ancora intervenuto in maniera incisiva per abbattere questa discriminazione. In Italia, inoltre, le donne hanno i lavori più precari, vengono pagate meno degli uomini e su di loro grava in particolar modo la crisi economica dovuta all’epidemia da Covid-19. Per tutti questi motivi è importante farci sentire adesso e ottenere la cancellazione della Tampon Tax in tempi brevi e per farci sentire abbiamo scelto un messaggio che uscisse dagli schemi”.
Flavia Brevi, che oltre a essere la Head of Social Media di Cookies è anche la Founder di Hella Network, dichiara: “Lavorare a questa campagna – creata insieme alla nostra Direttrice Creativa Francesca Mudanò e alle art Francesca Raspo e Marika Mangafà – è stato per noi un piacere (anche se preferiremmo che questo problema fosse già ampiamente superato) e anche un dovere. È un tema che sentiamo particolarmente vicino, e che oggi è più urgente che mai, visto che la pandemia in corso sta mettendo a dura prova tutti e soprattutto le donne. Speriamo che migliaia di persone firmino la petizione e che il Parlamento ci ascolti al più presto”.