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Twitter estende a livello globale la nuova funzione per scegliere chi può rispondere ai propri Tweet

“Ogni Tweet equivale a un’espressione privata, e per questo motivo Twitter ha testato alcune nuove funzioni per dare la possibilità di controllare meglio le conversazioni avviate sulla piattaforma e le relative risposte”, premette in una nota Suzanne Xie, Director of Product, Twitter. “Talvolta le persone si trovano più a loro agio a parlare di ciò che sta succedendo quando possono scegliere chi può rispondere ai propri Tweet. Dai test avviati nei mesi scorsi abbiamo imparato che spesso le persone utilizzano queste nuove funzioni per avviare conversazioni che prima non sarebbero state possibili”.

Così Twitter commenta la notizia che, da oggi, sono disponibili per tutti le nuove funzioni di selezione dei corrispondenti, in modo che eventuali risposte indesiderate non si intromettano in conversazioni significative. Prima di pubblicare un Tweet, infatti, ora è possibile scegliere chi può rispondere tra tre opzioni: chiunque (opzione di default per Twitter), le persone che si seguono, oppure solo le persone menzionate nella conversazione

I Tweet pubblicati con le ultime due opzioni verranno contrassegnati con un’etichetta e l’icona di risposta sarà disattivata per le persone che non possono rispondere. Queste ultime però potranno ancora visualizzare, Retwittare, Retwittare con commento, condividere e mettere Mi Piace.

Il test è stato prima lanciato a maggio e sono state raggiunte ulteriori informazioni sulle nuove funzioni di risposta e sul loro utilizzo. In particolare chi ha preso parte al test afferma di essersi sentito più a proprio agio nel twittare e più protetto da spam e insulti, oltre ad aver aiutato le persone a sentirsi più sicure: le persone che sono state oggetto di abusi sulla piattaforma hanno trovato utili le nuove funzioni, giudicate anche un nuovo modo per “silenziare” il “rumore di fondo”. Il 60% delle persone che hanno partecipato al lancio sperimentale non ha più utilizzato le funzioni ‘Silenzia’ o ‘Blocca’.

Ma non basta: questa novità potrebbe creare conversazioni più significative, visto che la gente condivide di più le proprie opinioni e i Tweet pubblicati utilizzando queste nuove funzioni relativi a tematiche come il movimento Black Lives Matter o la pandemia da COVID-19 sono in media più lunghi rispetto a quelli pubblicati senza queste impostazioni. Inoltre queste funzioni sono usate anche per iniziare conversazioni più delicate relative alla politica o a questioni sociali.

La ricerca evidenzia che le persone sono consapevoli che le risposte sono limitate su questi Tweet: quando la possibilità di rispondere viene limitata, le persone cercano più spesso punti di vista e approfondimenti aggiuntivi. La nuova timeline dedicata ai Retweet con commento è visitata quattro volte più spesso con i Tweet che utilizzano queste nuove funzioni.
Punti di vista diversi possono ancora essere condivisi con la funzione Retweet con commento, che talvolta riesce a raggiungere un pubblico più ampio di quello legato al Tweet originale.

In un prossimo futuro, infine, Twitter continuerà ad aggiornare queste funzioni basandosi sul feedback degli utenti, ad esempio nei prossimi mesi verrà aggiunta un’opzione per invitare più persone alla conversazione dopo che è stata iniziata, oltre a notifiche più chiare per segnalare quando si è stati invitati in una conversazione avviata con queste impostazioni e a nuove modalità per visualizzare l’intera discussione.