I nuovi uffici di INCUBETA a Milano rappresentano l’occasione per una intervista a 360° con i vertici dell’agenzia.
Che cosa rappresenta questo cambio di sede e, soprattutto, come influenzerà la cultura aziendale e il modo di collaborare dei diversi team?
“Questo cambio di ufficio innanzitutto ci dà l’occasione di avere più spazio”, è la risposta di Enzo Santagata, Country Manager della struttura, che sottolinea come il team sia cresciuto molto negli ultimi 4-5 anni, accelerando in modo esponenziale negli ultimi 12 mesi. “Con l’occasione abbiamo anche scelto di adeguare questi spazi al resto delle sedi di Incubeta, creando non soltanto un ambiente confortevole, colorato e dinamico come la nostra brand identity, ma anche spazi dove collaborare in maniera più fluida rispetto al passato. Il vecchio modello di ufficio con i cubicoli in cui ogni dipendente al suo posto assegnato non va bene per il nostro modo di vedere l’attività di consulenza nell’ambito digital: servono spazi multifunzionali dove i nostri collaboratori si possono sentire liberi di lavorare dal divano, dalla scrivania, o da una sala riunioni se hanno bisogno di concentrarsi o fare meeting più formali”.
Questo sposta il discorso su un tema molto discusso oggigiorno: il talento. Come si fa ad attrarre e mantenere i talenti, soprattutto in un settore tanto competitivo quanto il digitale? E cosa si cerca nei nuovi assunti per svilupparne le potenzialità?
I temi di attraction e di retention in realtà non sono completamente distinti perché tutto corrisponde a un percorso che si continua a fare insieme”, risponde la Client Growth Director Valentina Porta. “Per noi è fondamentale il mindset delle risorse: Incubeta è una realtà in continua evoluzione, evoluzione che segue la domanda del mercato, in termini sia di business sia di maturità digitale. Cerchiamo risorse che per noi devono essere talenti capaci di trasformarsi in persone ‘incubitable’, cioè spinte dalla curiosità, dalla volontà di approfondire, di non fermarsi al primo approccio ma continuamente crescere”.
Essere, come Incubeta, digital global partner, guidare la trasformazione digitale dell’azienda basata sui dati, significa affrontare sfide che possono essere epocali. Ma che cosa significa questo, in sintesi?
“Nel mondo frenetico di oggi le aziende generano un’enorme quantità di dati che provengono dalle più diverse fonti: transazioni sul sito eCommerce, traffico da sito web, interazioni con i clienti, impegno con il social media e così via le altre”, evidenzia Nicola Martino, Head of Analytics. “La global digital transformation, come la stiamo chiamando in quest’ultimo periodo, consente alle aziende di uniformare queste informazioni che oggi sono segmentate, consentendo di raccogliere delle indicazioni molto più precise, una visione molto più olistica del business aziendale. In questo modo possiamo far sì che le informazioni possano essere utilizzate e sfruttate in maniera molto più efficiente. I dati sono tutto purché disponibili e azionabili, e possono essere utilizzati anche per alimentare progetti basati sull’AI”.
L’artificial intelligence è uno degli argomenti più caldi, e non ci si può ritrarre dell’affontarlo anche in un’ottica prettamente aziendale…
“L’intelligenza artificiale è senza dubbio il tema del momento, un tema importante di cui si parla molto e può aprire anche scenari che si intrecciano con l’etica e altre tematiche affini”, continua Santagata. “Noi però, come Incubeta, ci concentriamo su quello che si può fare con l’intelligenza artificiale per far crescere l’efficienza nei processi e per aumentare l’efficacia delle attività di business. C’è da dire che quando si parla di intelligenza artificiale, in particolare di intelligenza artificiale generativa, si parla in realtà di una tecnologia che esiste da altre vent’anni. Ma da due anni a questa parte è diventata molto più accessibile. Noi aiutiamo le aziende a utilizzare al massimo l’intelligenza artificiale, ma non è sempre semplice. Capita ancora di ascoltare aziende che chiedono di usare l’AI come fosse un ingrediente, senza neanche esporre quale sia il problema da risolvere o i processi da semplificare”.
Per concludere non si può non toccare il tema della sostenibilità, che fa parte del DNA di Incubeta, insieme all’ambiente e alla responsabilità sociale. Ma in che modo viene interiorizzata e applicata dall’agenzia?
“Sono elementi chiave per l’agenzia e guidano tutte le nostre decisioni, sia interne sia esterne”, conclude Alessio Romero, Head of Sales and Marketing. “A questo proposito, all’interno del nostro ambito di sostenibilità, abbiamo identificato tre aree principali: l’istruzione e la formazione specifica; la protezione della biodiversità; e la riduzione dell’impatto ambientale, nostro e dei nostri progetti. A livello di biodiversità, per esempio, abbiamo già fatto da diversi anni una partnership con società che incentivano la creazione di progetti di apicoltura sostenibili in aree in via di sviluppo. Questo ha tre benefici concreti: innanzitutto combatte l’estinzione della api, poi difende dalla deforestazione delle aree a rischio, e infine genera attività economiche in questi luoghi. Un impegno concreto che si estende anche ai progetto di istruzione per i bambini meno fortunati dei nostri. Anche nei nostri nuovi uffici abbiamo voluto applicare questa filosofia, a partire dalle vetrate che donano luminosità riducendo i consumi elettrici alla scelta di bandire la plastica che generalmente viene usata per bicchieri, piatti, forchette e coltelli: abbiamo cancellato tutto”.