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Social engagement, Olojin e Gardaland promuovono gli eventi di Halloween su Facebook Messenger

Chattare con un vampiro… È quello che potrebbe succedere scrivendo a Gardaland su Facebook Messenger, grazie all’idea sviluppata da Olojin, agenzia trevigiana specializzata in loyalty e community, per il più famoso parco divertimenti d’Italia.

Per promuovere i ‘Venerdì da Paura’, speciali eventi organizzati da Gardaland nella stagione di Magic Halloween, il reparto social media di Olojin ha sviluppato un meccanismo di chatbot gamification ispirato ai classici libri game.

Per attivare il percorso di gaming interattivo, il visitatore deve solo scrivere ‘toc toc’ su Facebook Messenger, seguendo l’invito del post di ingaggio pubblicato sulla pagina. Inizia così una narrazione a bivi che, secondo le scelte del partecipante, può portarlo a incontrare streghe, vampiri o Prezzemolo, la mascotte del Parco, attraverso simpatiche animazioni che contribuiscono a creare l’atmosfera ‘spaventosamente divertente’ che da sempre caratterizza Halloween a Gardaland.

Lo strumento del chatbot, recentemente implementato da Olojin sulla pagina di Gardaland per offrire ai visitatori una risposta in tempo reale alle domande più frequenti, ha permesso di creare un meccanismo di social gamification interattivo semplice e immediato, al quale i fan hanno risposto con entusiasmo.

Soltanto nelle prime 24 ore sono stati oltre 2.000 i visitatori che hanno partecipato al gioco e hanno scritto commenti di euforico apprezzamento sul post di ingaggio, che ha avuto una reach organica particolarmente elevata, anche senza il supporto di sponsorizzazioni.

Circa il 97% dei partecipanti ha terminato almeno uno dei percorsi, ricevendo così link e informazioni sui Venerdì da Paura.

Oltre ad aumentare il tasso di social engagement su Facebook, l’attività ha sostenuto anche l’awareness di questo evento, moltiplicando le richieste di informazioni in pagina. Dai commenti spontanei è stato possibile rilevare un apprezzamento trasversale, da un target giovane ma anche dalle famiglie, nelle quali i genitori hanno giocato più volte anche insieme ai bambini.