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Qaplà monitora l’andamento delle spedizioni eCommerce nei primi 6 mesi dell’anno: +68,5% il volume totale rispetto al 2019

Sono passati ormai quasi due mesi dal 4 maggio 2020, data attesa da tutti gli italiani con impazienza poiché consentiva di tornare a una timida normalità. E se in fase di lockdown le vendite online – e le relative spedizioni – erano schizzate a un +103%, nella fase seguente, complice la voglia di stare all’aria aperta e meno quella di acquistare online, era stato rilevato una diminuzione degli acquisti online.

Ma come si stanno muovendo ora le spedizioni in Italia e soprattutto, cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi? Qaplà – piattaforma che permette ai titolari di un negozio online di monitorare le proprie spedizioni attraverso un unico pannello di controllo e che ogni anno traccia circa 15 milioni di spedizioni – ha voluto fare il punto sulla tematica, fotografando così l’andamento attuale dello stato delle spedizioni in Italia.

Tra i dati di maggior interesse vi è senza dubbio il fatto che, nonostante la fine del lockdown, il numero di spedizioni movimentate dal commercio online continuano a essere nettamente superiori allo stesso periodo del 2019, con un incremento pari al +68,5%.

I primi sei mesi del 2020

Analizzando i dati totali sulle spedizioni in italia forniti da Qaplà è possibile evidenziare una variazione del +46,2% rispetto ai primi cinque mesi del 2019. Nel dettaglio, Gennaio 2020 (+1,5%), Febbraio 2020 (+5%), Marzo 2020 (+45,8%) e Aprile 2020 (+114,2%). È interessante notare come, nonostante la fine del lockdown del 4 maggio, gli italiani abbiano notevolmente continuato ad acquistare online, addirittura per il +68,5% rispetto al mese di Maggio 2019. Anche se, a partire dalla fine della seconda settimana di Maggio, e’ possibile scorgere una lenta decrescita della curva, che porta comunque ad una stabilizzazione del trend di circa il +30% rispetto al periodo antecedente al lockdown, in base a quanto osservato nell’ultimo mese dopo le riaperture.

 L’analisi per settori

Analizzando i sei settori maggiormente coinvolti nell’ultimo periodo negli acquisti online, ovvero prodotti per animali, cosmetica e bellezza, gioielleria, farmacia, vino e beverage e infine fashion, è possibile evidenziare come quello che ha avuto il maggior picco sia stato proprio quello per la cura del corpo e della persona (+70% proprio a ridosso delle aperture, per poi crollare del -99% nel periodo successivo, stabilizzandosi in linea con i trend 2019). Che il settore farmacia sia aumentato negli ultimi mesi non è una novità ma è curioso notare come, anche a inizio Giugno 2020, ci sia un aumento del +43% rispetto allo stesso periodo del 2019, a dimostrazione di come l’acquisto online di farmaci sia ormai una pratica consolidata per gli italiani, e lo sarà sempre di più anche nel prossimo futuro.

Analizzando i dati di Qaplà è possibile evidenziare poi come tutti e sei i settori siano, complessivamente, in aumento del +62% rispetto alla prima settimana di Giugno 2019. In particolar modo: prodotti per animali (+2%), gioielli (+123%), vino & beverage (+144%).

Spedizioni in Italia: le principali differenze tra Nord e Sud

Se da una parte non stupisce notare come Milano, Como, Bologna, Firenze e Modena siano le città verso cui vi sono maggiori spedizioni, stupisce – forse – scoprire come Bergamo, Palermo, Salerno, Bari e Napoli siano invece in coda alla classifica, ovvero le località italiane meno coinvolte dalle spedizioni.

“Se da una parte è stato veramente interessante analizzare questi numeri, e conoscere così l’andamento attuale delle spedizioni lato eCommerce in Italia, dall’altra parte possiamo comunque dire con certezza che il commercio digitale si muove con assoluta fluidità e, del resto così come quello tradizionale, può essere soggetto ad infinite variabili e mai essere dato per certo”, dichiara nella nota Roberto Fumarola, CEO e Founder di Qaplà. “Ma cosa ci aspetta adesso? Ora lo scenario è abbastanza complesso, perché gli sviluppi dipendono da più fattori. Se da una parte, infatti, bisogna tenere conto del potere d’acquisto dei consumatori (presumibilmente ridotto a seguito delle chiusure prolungate e delle ripercussioni sui salari o fatturati) dall’altra parte sappiamo che solo con il passare dei mesi potremo conoscere con certezza l’evolversi della situazione. Pur con tutte le difficoltà che ci troveremo ad affrontare, lo sforzo a cui siamo chiamati ci può e deve rafforzare, ben consapevoli che il commercio online, integrato anche con quello offline, sia il presente e il futuro di larga parte della nostra economia”.