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Professione Creator. Federica d’Angelo, da Instagram fino alla conduzione del suo programma su Rai Gulp: “Sui social è fondamentale parlare della propria passione, ma l’importante è farlo sempre con originalità e spontaneità”

Atomical-Youmark, Federica D'Angelo

Federica d’Angelo, giovane bookblogger ci racconta il suo amore per i libri e la sua esperienza sui social. Quando aveva solo quindici anni avvia la sua carriera da content creator su Instagram. Parlare di libri poteva essere una scelta rischiosa, poco adatta alla sua giovane età, ma ha trovato la strada per parlare con i suoi coetanei e non, fino ad approdare alla conduzione del suo programma su Rai Gulp e Rai Play ‘Bookcrossing-Porta il tuo libro’.

Come inizia il tuo percorso sui Social?

Il mio percorso sui social inizia per caso, per gioco. Avevo quindici anni, trascorrevo parte del mio tempo libero su Instagram e un giorno mi sono imbattuta in profili che raccontavano di libri. Ho pensato che fosse una bella iniziativa. Sentivo il bisogno di farlo anch’io, così ho aperto il mio primo profilo da bookblogger. Durante la pandemia ho creato anche il canale su TikTok, prima che nascesse il famoso fenomeno del BookTok, di cui oggi faccio parte e ne sono orgogliosa.

Quale libro ti ha spinto ad aprire il profilo su Instagram?

Quale libro mi ha spinto ad aprire il mio profilo Instagram? Il primo libro che mi ha definitivamente avviata a questa carriera: ‘Città di Ossa’ il primo volume della saga The Mortal Instruments – Shadowhunters di Cassandra Clare. Leggo sin da bambina, ma la passione è esplosa con questo titolo.

Se ti dovessi identificare con un libro, quale sarebbe?

Se mi dovessi identificare in un libro in particolare, direi l’intera saga di Shadowhunters. Non voglio essere ripetitiva o banale ma tutto è iniziato da ‘Città di Ossa’. Questa saga, e il primo volume nello specifico, continente tutti gli elementi che mi piacciono: è fantasy ma anche un po’ romance, tratta tematiche importanti come l’amicizia e temi attuali. In più, i personaggi devono affrontare cose più grandi di loro ma sono semplici adolescenti e possiamo immedesimarci. Ha una trama super fitta e intrigante, ricca di colpi di scena ed è quello che mi piace.

Concludiamo con una domanda per gli aspiranti creator: che consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi a questo mondo?

Il consiglio che mi sento di dare agli aspiranti content creator è quello di buttarsi, creare contenuti video, parlare della propria passione. Bisogna buttarsi senza la paura del giudizio o di non sentirsi all’altezza. Creare contenuti sempre originali e spontanei ed essere sempre voi stessi. Sono questi gli ingredienti principali, ma soprattutto divertirsi.