Edoardo Sambugaro, creator nel mondo moda e del lifestyle, condivide le sfide affrontate durante la sua adolescenza raccontando come il mondo dei social e della moda abbiano rappresentato per lui un autentico rifugio.
Come inizia il tuo percorso sui social?
Il mio percorso sui social nasce durante il periodo dell’adolescenza, ricordo che frequentavo le scuole medie. È stato un periodo molto brutto, caratterizzato dal bullismo. Per molti anni sono stato bullizzato per la mia passione e per il mio passato da bambino che giocava con le bambole.
In molti hanno superato questo trauma, io l’ho fatto con i social e con la moda che mi hanno aiutato a uscire da questo periodo che io definisco ‘un buco nero’. Mi è servito per affrontare nuovi obiettivi e pormi nuovi limiti. Devo ringraziare quel periodo. Oggi, senza di quello, non sarei la persona che sono, una persona determinata pronta a non focalizzarsi su qualsiasi giudizio o critica, ma a concentrarsi solo su quelli costruttivi.
Come scegli le tue collaborazioni?
Ho iniziato le prime collaborazioni quattro anni fa. Ai tempi la mia figura manageriale era mia mamma, infatti, io la definisco ‘mamager’. Lei si occupava dell’ambito finanziario e contrattuale, anche se ad avere l’ultima parola ero sempre io. Per le collaborazioni sono molto libero, le scelgo in base ai miei gusti, non sponsorizzo qualcosa che non mi piace. Non è affine alla mia persona, per questo il rapporto con la mia fanbase è basato sulla fiducia. Abbiamo un rapporto naturale.
Cosa consigli a chi vuole avvicinarsi a questo mondo?
Per avvicinarsi a questo mondo devi avere coraggio perché ci saranno molte persone che ti andranno contro, ma allo stesso tempo è una strada che ti apre molte porte.
La cosa importante è avere fiducia in sé stessi ed essere forte tu in primis: senza questi due elementi verrai risucchiato dalla prima critica che ti verrà fatta, mentre se li hai, poi puoi cominciare.
