Interactive

People, process e polkness: sono questi i driver strategici che hanno portato Polk&Union a chiudere il 2022 come ‘il miglior anno di sempre’. Contenuti digitali ed esperienze omnichannel per il Pharma l’asset più importante, con uno sguardo puntato anche sul metaverso

Tiziano Vitale, CEO & Client Director di Polk&Union

Sta finendo il 2022. Che anno è stato per voi?

Possiamo definirlo come il nostro miglior anno di sempre, dal punto di vista di pura performance ma anche qualitativo; non solo per crescita del giro di affari ma per l’efficacia dei risultati dell’agenzia. Siamo cresciuti del 100% in quattro anni consolidando questo risultato in scenari avversi e ostili, dalla pandemia all’attuale contesto bellico in Ucraina. Scenari come questi di solito impattano la fiducia e inquadrano aspettative molto deboli che spesso inducono alla contrazione degli investimenti e ai tagli del budget per effetto della crisi. Invece, abbiamo avuto lucidità, vision e coraggio nell’assecondare le minacce e cogliere opportunità strategiche con una politica espansiva degli investimenti che oggi ci premia nel raggiungimento dei nostri obiettivi come agenzia di comunicazione e marketing. È stato un anno importante anche per il consolidamento del nostro posizionamento di mercato Healthcare e Pharma. Nel 2021 abbiamo aperto la divisione Polk&Union Health proprio per indirizzare e focalizzare gli investimenti in risorse strategiche idonee a guidare la crescita della nostra agenzia in quel settore. Così è stato. L’annessione di nuovi player del mercato Pharma ha contribuito ad arricchire e diversificare il nostro portfolio. Abbiamo inoltre consolidato i rapporti con i nostri clienti attuali e da un rapporto di fiducia ormai pluriennale abbiamo ampliato la nostra sfera di progettualità all’interno di nuove business unit degli stessi.

Quali gli obiettivi raggiunti di cui andate più fieri?

Oltre ai risultati in termini numerici, siamo fieri di aver raggiunto i nostri obiettivi di presidio strategico nel settore della Salute, Healthcare e Farmaceutico. Abbiamo centrato anche i traguardi che ci eravamo dati rispetto all’ampliamento di gamma e qualificazione della nostra value proposition in quest’area, migliorando i nostri asset come la specializzazione del personale, l’adozione di nuovi strumenti e tecnologie e di altre risorse funzionali alla nostra attività strategica; inoltre, non meno importanti, l’affermazione e l’avvio di nuove partnership strategiche con stakeholder esterni di consulenza nel mondo medicale. La nostra business unit dedicata al Pharma, composta da professionisti della comunicazione certificati, è in grado di operare in un settore estremamente regolato e in costante evoluzione. In quest’ottica stiamo continuando a qualificarci ancora meglio nel quadro normativo-regolatorio a livello Aifa ed Ema. Tutto ciò contribuisce a far sì che l’asset più importante, ossia i contenuti digitali e le esperienze omnichannel che produciamo, siano rilevanti, puntuali e in target per le audience specifiche e particolari che serviamo. Siamo felici di affiancare i nostri clienti nella digital race, accompagnandoli in un processo di digital transformation che impatta e pervade l’intero settore. Un percorso di crescita che parte da un mindset specifico per sviluppare una cultura digitale e quindi alimentare la digital transformation. Come? Ridisegnando gli ecosistemi digitali, ridefinendo le strategie, le regole di comunicazione e di interazione con le audience di riferimento, attraverso approcci omnichannel integrati, studiando content strategy e implementando modelli di comunicazione più rilevanti e funzionali allo user journey delle audience, in particolare medici e pazienti.

Contingenza a parte, che cosa augurate al vostro comparto per il nuovo anno, insomma quali gli ambiti sistemici su cui lavorare pro tutti?

Un primo augurio è che lo scenario complessivo porti un po’ di rassicurazione e fiducia verso il futuro, per far sì che le imprese si pongano in una condizione di maggiori serenità e fiducia d’investimento, anche per lo sviluppo del digital marketing e della comunicazione digitale in generale. Confidando in questa situazione favorevole, ci proponiamo di affiancare più efficacemente i nostri clienti, e i nuovi che incontreremo, in questo processo inarrestabile di digital transformation settoriale, valorizzando i loro sistemi digitali per comunicare con intensità ed efficacia agli stakeholder di interesse. Con gli esperti della nostra Divisione Health studiamo a fondo il cammino digitale che i pazienti affrontano lungo il percorso di cura alla ricerca di informazioni e che si attiva con una logica omnicanale personalizzata. È il cosiddetto digital patient journey, a cui si affianca l’HCP journey, perché anche i medici compiono un ‘viaggio’ per trovare risposte al proprio bisogno di sviluppare nuove conoscenze e migliorarsi, così da ridurre la distanza con il paziente. Anche per i clinici servono nuovi schemi di comunicazione sostenuti da ecosistemi digitali capaci di incontrare queste necessità.

In che direzione va il rapporto con i clienti, su cosa state ragionando per vestire meglio le loro esigenze, a quali ambiti, nuovi servizi, visioni?

Il nostro rapporto si inquadra sempre più nell’ottica di una collaborazione consulenziale di spessore strategico. Lavoriamo per comprendere al meglio il bisogno del cliente e per supportarlo con una strategia mirata verso i suoi obiettivi. In ambito Healthcare, ciò significa caricare di contenuto specialistico la nostra comunicazione grazie a esperti del settore medicale, da cui traiamo informazioni e conoscenze che poi rielaboriamo per renderle fruibili e veicolabili alle nostre audience. Vogliamo continuare a lavorare sulla parte di data governance, cosicché processi e attività da noi proposti dimostrino la loro efficacia  in termini di performance misurabile e che il cliente possa successivamente monitorare, in una logica integrata e omnicanale.

La vostra prossima sfida?

La nostra prossima sfida è tutta da scrivere! Vogliamo continuare a crescere puntando sulla qualità delle risorse umane e consolidando quelli che sono i punti di forza distintivi della nostra agenzia, i nostri asset e driver strategici che sintetizziamo nelle tre P: people, process e polkness. Le nostre persone sono fondamentali per consentire di esprimere quello che è il posizionamento di Polk&Union in chiave strategica. Parliamo di risorse con un solido background formativo e notevole spessore professionale, con un taglio di specializzazione nel mondo Healthcare e Pharma. Vogliamo consolidare questo posizionamento anche per quanto riguarda i processi, gli strumenti e i modelli organizzativi che ci consentano di essere innovativi nel settore e capitalizzare la sinergia tra queste risorse e le nostre persone: digital data governance per migliorare le performance e il ROI per il cliente, nuovi modelli di analisi e di ricerca con l’impiego di piattaforme di web e social listening, proposte nel campo big data, intelligenza artificiale. Inoltre, valutare le eventuali opportunità del metaverso. È fondamentale, infine, che le persone vivano positivamente l’environment dell’agenzia e abbiano un senso di fiducia e appartenenza nei confronti dell’azienda. Per questo continueremo a lavorare sul team stesso, continuando a investire su risorse e metodi che sviluppino uno spirito di coesione e favoriscano una condizione di benessere e serenità che non è collegata solo all’aspetto economico ma anche, nel complesso, alla condizione lavorativa e alla positività nel compiere un percorso con l’agenzia stessa. Noi la chiamiamo ‘polkness’, quella parte di spirito e anima che da sempre ci contraddistingue e che in molte situazioni, quelle più dure soprattutto, ha fatto la differenza.