L’università telematica Pegaso è tra i pionieri dell’advertising su Netflix. Un’operazione innovativa, che porta l’università telematica a essere il primo brand dell’education e uno dei primi in Italia a declinare la sua strategia di comunicazione sul servizio in streaming più popolare del mondo. Proprio nel giorno del debutto della piattaforma americana nella sua versione ‘Basic with ads’, già annunciata negli scorsi mesi, partirà infatti una nuova campagna dal concept creativo creato appositamente per il mezzo, on-air tra i mesi di novembre e dicembre.
Prodotto in-house dal team creativo dell’ateneo, lo spot porta sugli schermi una giovane protagonista che invita il pubblico ad approfondire l’offerta dei corsi di laurea promossi da Pegaso, creando uno storytelling in perfetta continuità con il canale.
Egidio Donato, Vice President Marketing & Digital Multiversity, spiega nella nota: “Pegaso ha nel suo DNA l’innovazione e da oggi l’ateneo è tra i pionieri dell’advertising su Netflix, cosa che ci riempie di orgoglio. La nostra priorità sono i giovani, in un’Italia che soffre il tasso di laureati più basso tra gli Stati membri europei, nonché il tasso più alto di NEET (Not in Education, Employment or Training) tra i 18 ed i 24 anni. Netflix ci aiuta a trasmettere loro il potenziale rivoluzionario della nostra offerta digitale, che permette agli studenti di costruire la propria crescita formativa in base alle proprie esigenze e di avere una chance di elevazione sociale senza dover affrontare spese sempre crescenti per il mantenimento fuori sede. Inoltre, Pegaso dà la possibilità di scegliere anche facoltà STEM all’avanguardia, quali Informatica, Ingegneria, Statistica e Big Data, che assicurano i più alti tassi di impiego post-laurea”.
La pianificazione del nuovo spot è a cura di OMD (OMNICOM MEDIA GROUP), partner strategico di Pegaso già dai primi mesi dell’anno per lo sviluppo dei suoi progetti di comunicazione. La nuova campagna ideata per Netflix dall’ateneo online rappresenta dunque una novità assoluta nel mercato pubblicitario, così come l’attivazione da parte del celebre servizio streaming, prima interamente ad-free, dell’opzione AVOD (Ad-supported Video On Demand) introdotta in 12 Paesi, che introduce 4-5 minuti di commercial ogni ora.