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Noseda, IAB Italia: “Eventi come lo IAB Forum dimostrano la volontà non solo della nostra industry, ma delle persone di voler capire quello che la tecnologia digitale offre”

Carlo Noseda, Presidente IAB Italia
di Massimo Bolchi

“La prima cosa che mi porto a casa da questo IAB Forum è una vera marea di gente – siamo tranquillamente a un più 20% sull’anno scorso: non attribuisco l’incremento numerico alla qualità dell’evento stesso, tendo ad attribuirlo al fatto che c’è il desiderio di capire dove sta andando il mondo, quali sono le novità, cosa c’è da sapere, cosa c’è da non perdere”, esordisce Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia. “Questa risposta è un segnale bellissimo che ci dà un abbrivio concreto per vedere un 2024 in maniera decisamente positiva”.

Si è parlato molto al Forum, in questi due giorni, dell’intelligenza artificiale: che di conclusioni si possono trarre da questo fatto?

L’AI non è per niente un hype, è e sarà la normalità nel futuro, ci abitueremo sempre di più a convivere con uno strumento eccezionale. L’unica domanda che dobbiamo farci è che indirizzo vogliamo dargli: purtroppo quando si parla di intelligenza artificiale, così come quando si parla di robotica, emerge il ritornello: “toglieranno posti di lavoro”. Ma toglieranno posti di lavoro a coloro che non sapranno usare quegli strumenti, questa è la vera differenza. Quindi quelli che oggi non vogliono capire cosa sta succedendo, non vogliono imparare a usare queste tecnologie, a un certo punto si troveranno a non saper dialogare con loro. E questo sarà un problema, ma limitato, perché eventi come lo IAB Forum dimostrano il desiderio non solo della nostra industry, ma di tante persone, di voler capire tutto quello che la tecnologia digitale oggi offre.

A livello europeo, l’AI Act appare in questo momento ancora piuttosto lontano, però quali saranno i suoi effetti futuri?

Il fatto che se ne parli, come all’AI Safety Summit a Londra, è giusto. Se ne parli ancora, con la massima attenzione e ponendoci le giuste domande su quello che vogliamo che l’AI sia nel futuro, perché è evidente che sia un alleato, che ci permetterà di fare cose che oggi facciamo in settimane in qualche secondo, di toglierci dall’operatività di lavori ripetitivi e meccanici. Siamo in un’industry creativa, e se possiamo spendere tempo per pensare e creare anziché per automatizzare è una cosa senz’altro positiva. I miei figli hanno una quindicina d’anni e già pensano di fare tre lavori contemporaneamente, non tre lavori nella loro vita: questo atteggiamento mentale è quello che vogliamo portare in luce agli IAB Forum. Poi abbiamo parlato di formazione, abbiamo annunciato la partnership con Sole 24 Ore Formazione, quindi l’Academy si potenzierà: il re-skilling è ormai la normalità.

Non siamo più nell’ambito del life long learning, quindi, sarà qualcosa di più?

Sì, secondo me ci abboneremo, così come ci si abbona alla palestra: ci si abbonerà per imparare ogni giorno qualcosa. Magari sarà l’intelligenza artificiale stessa che ci aiuterà a identificare e imparare le cose giuste, questo non lo so, però questa possibilità di entrare in una modalità continua di UpSkilling io lo trovo un privilegio enorme. Vivere in questo momento storico e fare il mestiere che facciamo rappresenta un privilegio, perché parliamo ogni giorno di cose che forse le persone al di fuori del nostro mondo sentiranno tra qualche anno.

E guardando avanti, allo IAB Forum dell’anno prossimo, che cosa ci può anticipare?

Lo IAB Forum è open source, è una piattaforma a disposizione degli associati e non solo, quindi non è un evento esclusivo, è un evento inclusivo e ci sono moltissimi ragazzi dalle università che vengono qui per scoprire se questo sarà il lavoro che faranno da grandi: l’anno prossimo sarà ancora più inclusivo, riusciremo quasi certamente a portare dentro all’evento altre cose nella speranza che diventi una piattaforma per l’Italia e magari anche per l’Europa, visto che ci viene riconosciuta una qualità che pochi altri eventi hanno.