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Nel subcontinente indiano Google ha quasi una posizione di monopolio: sul mobile il search di Mountain View rappresenta oltre il 99% del mercato

In India non c’è storia: secondo il sito tradingplatforms.com, Google – o meglio la sua funzione search – detiene una quota di mercato del 94,19% nel subcontinente. Ancora una volta, il gigante californiano domina, come accade nella maggior parte del mercato dei motori di ricerca in tutto il mondo.

“Non è uno sviluppo recente che Google si sia affermato come il motore di ricerca dominante in India”, sottolinea in una nota Edith Reads di Tradingplatforms.com. “A partire da luglio 2021, Google deteneva anche praticamente il monopolio sul settore della ricerca sul Web mobile indiano con una presenza del 99,68% del mercato”. Aggiugendo poi la considerazione che gli altri motori di ricerca, come Bing, Yahoo e Yandex, non hanno mai rappresentato una minaccia per Google. “Tra tutti, condividono solo il 6% dell’intero mercato indiano”.

Appare probabile che Google manterrà il suo predominio anche in futuro. Ad esempio, la maggior parte delle compagnie telefoniche indiane (e non solo) lo installa come browser Internet predefinito portando ovviamente a un maggiore utilizzo del search engine di Mountain View. Ma c’è di più alla base del predominio di Google: se si sta cercando qualcosa, qualsiasi cosa, in Rete, soprattutto sul mobile, la risposta proverrà automaticamente da Google, che offre anche un’ampia varietà di prodotti e servizi web che si collegano al meglio, e senza problemi. E in più sono gratuiti. Questo rende difficile immaginare un online privo di Google. Tranne forse negli USA, dove la penetrazione di Apple e dei sui iPhone è molto consistente.

Il search e gli annunci pubblicitari, d’altronde, sono i due aspetti più importanti del modello di business di Google, poiché forniscono la maggior parte dei ricavi grazie alla disponibilità di un’enorme massa di dati che possono poi essere commercializzati.

Il dominio di Google sul mercato dei motori di ricerca spesso non è accolto con favore dagli enti regolatori. Per questo, è strettamente monitorato da funzionari e organismi di vigilanza del settore. Come la Commissione Europea, che ha sanzionato Google negli ultimi due anni per quasi 8 miliardi di euro a causa di varie violazioni delle norme in merito alla privacy degli utenti, o relative allo sfruttamento improprio delle propria posizione dominante sui vari mercati, ad esempio l’utilizzo della sua forza per ‘ostacolare’ la visualizzazione degli annunci dei concorrenti: e quasi tutte le azienda sono concorrenti di Google.

Ma Google introduce di continuo innovazioni e aggiornamenti al proprio motore – lo ha fatto anche all’I/O 2022 – semplificando anche la gestione di molti problemi comuni. Queste nuove funzionalità, d’altro canto, hanno reso Google più facile e intuitivo da utilizzare per un numero crescente di utenti, allargando ancora la sua base a livello globale.