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Nasce da un’azienda italiana l’idea di creare nel metaverso la ‘Stanza della Pace’, un progetto futuristico per far incontrare in sicurezza i Leader del mondo (anche Putin e Zelensky)

La stanza più sicura nel mondo per un incontro di pace è Italiana e si trova nel Metaverso. Nasce da una società attiva nel settore tecnologico avanzato l’idea di creare una stanza in realtà virtuale nel Metaverso dove i Capi di Stato si possano incontrare nella massima sicurezza ‘fisica’ e ‘tecnologica’, essendo realizzata con i migliori sistemi di crittografia sul mercato internazionale e di livello militare.

“In questo momento storico così complicato, l’obiettivo iniziale del progetto è stato proprio quello di creare le condizioni per far incontrare Putin e Zelensky, afferma nella nota Federico Podavini, 25enne CTO e socio di Outatime, una nuova realtà imprenditoriale tutta italiana, cui hanno aderito diversi imprenditori e diversi esperti del settore tecnologico e della sicurezza cibernetica.

“La ‘Stanza della Pace’ è un progetto futuristico ma alquanto immediato che unirà i singoli, i Leader e i dirigenti internazionali solamente con semplici device frutto di un ingegno e una vision di legame tra persone con elevato senso di responsabilità”, questo il commento del pluridecorato Gen. Francesco Ippoliti, esperto di Intelligence, Geopolitica, Conflitti internazionali e sostenitore del progetto.

Una società che nasce con l’intento di creare contributi per realtà virtuale, realtà aumentata, oltre che esperienze immersive e nel metaverso. Metaverso inteso non solo come spazio ludico e commerciale, ma come spazio sicuro per incontri virtuali anche di altissimo profilo.

“Oggi gli incontri di questo livello nel mondo reale” – continua Podavini – “sono molto complessi nella fase di gestione e nell’organizzazione, soprattutto dal punto di vista della logistica e della sicurezza internazionale, ed è proprio per questo che abbiamo deciso di mettere a disposizione del processo di pace una stanza virtuale dove poter fare incontri al massimo livello di sicurezza e con un coinvolgimento maggiore di quello che si può ottenere in una normale call o videocall”.

Ogni connessione viene creata affinché la comunicazione tra gli utenti sia diretta (peer  to peer) rendendo impossibile anche per l’azienda stessa accedere ai dati.

“Il progetto, sviluppato da tecnici di elevata preparazione tecnologica, ha considerato anche i collegamenti sicuri e stabili. Lo sforzo tecnologico è quello di riuscire a integrare il programma, mediante la dotazione di idonei apparati, con la trasmissione mediante un segnale criptato che garantisca la riservatezza dei colloqui e possa essere garanzia per le decisioni prese”, puntualizza il Gen. Ippoliti. “Il segnale, che darà vita all’Avatar, sarà così difficilmente intercettabile e sarà la condizione dell’affidabilità del progetto stesso”.

Durante la pandemia abbiamo assistito all’esplosione di piattaforme (come Meet e Zoom) ma le stesse presentano dei limiti proprio a livello di sicurezza e privacy: “quelle stanze più volte sono state violate e sconosciuti sono riusciti a partecipare a riunioni senza ‘invito’ anche in occasioni istituzionali”.

“Outatime”, interviene Francesco Facchinetti, socio e Presidente, “sta lavorando sulla SafetyRoom’ come una soluzione white-label che potrà essere brandizzata e integrata facilmente all’interno di qualsiasi piattaforma e offrirà alle utenze delle stesse la possibilità di creare un Avatar e partecipare a esperienze immersive uniche ma soprattutto sicure”.

Il Metaverso non è il futuro, è già il presente e il nostro obiettivo, utilizzando il driver della tecnologia, è quello creare le condizioni affinché possa ristabilirsi la pace nel contesto geopolitico mondiale.