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Milano si racconta con l’intelligenza artificiale nel video di Gummy Industries

Il nuovo video di Gummy Industries per YesMilano celebra l’idea di Milano come città del Cambiamento, che sa immaginare il proprio futuro a partire da nuovi progetti di rigenerazione urbana e grandi eventi, tra cui le Olimpiadi.

Nel video, una voce sintetizzata da un’AI interpreta Milano e la racconta nel suo continuo mutare. Nel frattempo, un flusso di immagini, anch’esse manipolate e generate attraverso reti neurali generative, visualizza i concetti espressi dallo script in sincronia con l’audio.

Il video è disponibile sul canale YouTube di YesMilano ma, soprattutto, è il contenuto che accoglie gli ospiti di Palazzo Giureconsulti, storico palazzo del centro di Milano di proprietà di Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi – gestito da Parcam – oggi sede di Milano&Partners, l’agenzia di promozione della città di Milano attraverso il brand YesMilano.

Gummy Industries, agenzia creativa digitale, infatti, si è aggiudicata il bando per la realizzazione dei contenuti per il digital signage di Palazzo Giureconsulti che, recentemente inaugurato dopo importanti lavori di restauro, si pone come luogo di incontro, dialogo e animazione per le community impegnate nel rendere Milano sempre più innovativa e internazionale.

Il video definisce un linguaggio creativo e originale per raccontare la città a quanti la ‘incontrano’ a Giureconsulti. Lavorare con l’intelligenza artificiale ha permesso di dare voce al capoluogo lombardo, di creare il racconto di una Milano fluida e dare forma alla trasformazione che essa stessa sta vivendo oggigiorno.

“Ho cercato di sfruttare il potenziale dell’AI per rappresentare una metafora, quella tra città e Corpo, che attraversa tanto la storia della fantascienza quanto quella dell’architettura e della teoria critica. Il Corpo e la voce ci aiutano a rappresentare il delicato equilibrio tra progetto e vita, tra rinnovamento e identità, e in fondo tra fisico e virtuale che caratterizza la città contemporanea”, racconta Francesco d’Abbraccio, autore del video.