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Metaverso, commerce e creator: i tre pilastri su cui Meta sta costruendo il suo futuro

Nicola Mendehlson, VP Global Business Group di Meta

Nicola Mendelsohn, VP Global Business Group di Meta, ha aperto l’evento ‘EMEA Press Day’ organizzato dalla società  guardando alle tendenze che daranno forma all’anno 2022. Si è concentrata su tre temi principali: metaverso, commerce e creator, spiegando cosa sta facendo Meta in ciascuna di queste aree e perché queste tendenze siano importanti per i brand. Per introdurre al metaverso, Mendelsohn ha chiesto al pubblico: “Cosa fareste se tutte le limitazioni fisiche esistenti del mondo venissero rimosse? Pensate a questa domanda e starete pensando al potenziale del metaverso“.

“Alcune delle tecnologie che alimenteranno il metaverso sono già qui”, ha poi aggiunto Nicola Mendehlson, riferendosi alle AR/VR dove Meta è fortemente impegnata: “Ray-Ban Stories, ad esempio, i nostri primi occhiali intelligenti, e il nostro prodotto Workrooms, che ti consente di lavorare con altre persone in realtà virtuale, sono esempi già presenti nel quotidiano di molte persone. Sperimentare adesso questa opzioni rappresenta una maniera efficace di prepararsi a ciò che il metaverso sarà tra cinque o al massimo dieci anni”.

Carrie Timms, Direttore, Global Business Marketing, Meta, ha invece parlato delle crescenti tendenze nella personalizzazione e degli obiettivi per i professionisti del marketing. Secondo IAB Europe, il 75% delle persone afferma di aver beneficiato di pubblicità mirata e pertinente, e Meta vuole riuscire a rispettare le nome sulla privacy costruendo un ecosistema pubblicitario personalizzato che si basi su una quantità inferiore dati rispetto a quelli che vengono usati al momento.

“Oltre a guadagnare la fiducia dei nostri utenti”, ha spiegato Timms, “vogliamo anche guadagnare la fiducia delle aziende che fanno pubblicità sulle nostre piattaforme. Ciò significa garantire che i loro annunci vengano visualizzati solo accanto al tipo di contenuto con cui si sentono a proprio agio. E apriremo questi controlli alla verifica da parte di terze parti, per garantire che funzionino correttamente”.

La famiglia di app di Meta sta rapidamente diventando una destinazione per acquistare e vendere e nei prossimi anni intende costruire un moderno eCommerce per soddisfare tale domanda attraverso annunci, strumenti della community, messaggistica, negozi e pagamenti. È tutto al servizio della creazione di un percorso del cliente personalizzato e senza interruzioni, in cui è più facile scoprire un prodotto, conoscerlo, decidere di acquistarlo, pagarlo e trovarlo a portata di mano.

“In questi sforzi commerciali, ci concentriamo su tre aree principali”, è intervenuta Beth Horn, Direttore e Responsabile Industria, Vendita al dettaglio ed eCommerce di Meta, “continuando a essere il posto ‘migliore’ per fare pubblicità, rendendo più facile vendere sulla piattaforma e migliorando l’esperienza del cliente”.

Quando il Covid-19 ha bloccato le economie locali, Meta ha accelerato il lancio di Shops per aiutare le aziende a vendere online. Ora sono oltre 300 milioni i visitatori mensili di negozi e oltre 1,2 milioni gli store attivi mensili. Le soluzioni per gli annunci dei negozi, inclusi gli annunci con tag di prodotto, aiutano le aziende ad attirare i clienti dalla scoperta all’acquisto di quello che desiderano.

Di fronte alla crescita di rivali come TikTok o Twitch, Meta è determinata comunque a “dar vita al migliore ambiente di crescita per i creator”, ha concluso Caroline Drucker, Director of Instagram Media Partnerships di Meta, evidenziando come la società abbia stanziato investimenti per circa un miliardo di dollari proprio per sviluppare la creators economy. Si stima che siano oltre 50 milioni nel mondo, e che muovano un business che vale oltre 100 miliardi di dollari. La spiegazione è banale nella sua semplicità: il 63% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni – secondo le stime di Meta – si fida più delle parole di un influencer su di un brand che del brand stesso quando parla con la pubblicità.