Interactive

Meta avrà due settimane per smettere di trattare i dati personali a scopi pubblicitari, secondo la EDPB. Inutile, per ora, la mossa dell’ultimo momento di mettere i social a pagamento per ottemperare ai requisiti normativi

meta logo

L’Autorità europea di regolamentazione dei dati, la EDPB, ha esteso il divieto imposto dalla Norvegia, paese non membro dell’UE, sulla ‘pubblicità comportamentale’ di Facebook e Instagram a tutti i 30 paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo, secondo la dichiarazione diffusa mercoledì.

Il divieto di tale pubblicità, che si rivolge agli utenti raccogliendo i loro dati, rappresenta una battuta d’arresto per il tech giant statunitense Meta Platforms, proprietario di Facebook e Instagram, che si è opposto agli sforzi per limitare questa pratica. Meta rischia di essere multata fino al 4% del suo fatturato globale, ha dichiarato l’autorità norvegese di regolamentazione dei dati.

La decisione dell’European Data Protection Board (EDPB) rappresenta un’indicazione cogente per il DPC dell’Irlanda, dove si trova la sede europea di Meta, che dovrà imporre entro due settimana, un divieto permanente sull’uso della pubblicità comportamentale da parte dei social media di Meta, secondo quanto dichiarato dalla stessa l’EDPB a Reuters.

“Il 27 ottobre, l’EDPB ha adottato una decisione vincolante urgente … per imporre un divieto di trattamento dei dati personali per la pubblicità comportamentale sulle basi giuridiche del contratto e dell’interesse legittimo in tutto lo Spazio economico europeo”, ha spiegato l’EDPB.

Basi giuridiche e interesse legittimo sono invece alla base della ‘novità’ di Meta, che all’ultimo momento aveva offerto agli utenti dell’UE e del SEE la possibilità di dare il proprio consenso alla pubblicità comportamentale, per conformarsi ai requisiti normativi, in alternativa all’abbonamento a pagamento.

“Abbiamo già annunciato che daremo alle persone nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo la possibilità di esprimere il proprio consenso e, a novembre, offriremo un modello di abbonamento per ottemperare ai requisiti normativi”, ha dichiarato un portavoce della società. “I membri del Comitato Europeo per la protezione dei dati (EDPB) sono a conoscenza di questo piano da settimane, in cui ci siamo già impegnati pienamente per arrivare a un risultato soddisfacente per tutte le parti. Questo sviluppo ignora ingiustificatamente questo attento e solido processo di regolamentazione”.

L’EDPB ha comunque preso atto della proposta di Meta sull’abbonamento, resa nota il 30 ottobre, e il DPC irlandese sta attualmente valutandola insieme alle autorità di vigilanza interessate (CSA), secondo quanto dichiarato dall’Autorità europea di regolamentazione dei dati.